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Politica

Motivo della polemica, la protesta organizzata per domani davanti al nosocomio dalle forze di centrosinistra e appoggiata dal presidente Colnaghi. La Lega contesta e rassicura: "L'ospedale non sarà messo in discussione"
1 minuto e 28 secondi di lettura
di Davide Lentini

GENOVA - E' scontro in Municipio Centro Ovest, a Genova, sul possibile depotenziamento dell'ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Nei giorni scorsi i partiti di centrosinistra tra cui Pd, M5S, lista Rossoverde e Genova Civica, hanno annunciato per domani mattina una mobilitazione di protesta davanti al nosocomio. "Un presidio fortemente voluto dalle forze politiche della maggioranza municipale - si legge in un comunicato - a sostegno del reparto maternità del Villa Scassi dopo le parole dell'assessore alla sanità Gratarola. Una mobilitazione per un ospedale che non è di quartiere, ma di importanza cittadina tra centro e ponente, che copre un'utenza di circa 300mila persone, da Sampierdarena e San Teodoro all'intera val Polcevera, fino ad Arenzano".

Oggi risponde il consigliere regionale della Lega, Alessio Piana, che rassicura gli abitanti della zona: "L’ospedale Villa Scassi - dice - ricopre un ruolo fondamentale e importante per il nostro territorio e non sarà messo in discussione nel nuovo piano sociosanitario regionale in via di definizione. La Lega è dalla parte dei cittadini del Ponente genovese".

Ma il terreno di scontro è anche un altro: la protesta dei partiti di centrosinitra è stata appoggiata dal presidente del municipio, Michele Colnaghi del M5S, che avrebbe usato la mail del municipio stesso per invitare i consiglieri, i comitati, i Civ, i commercianti e la cittadinanza a partecipare alla mobilitazione.

“Troviamo inaccettabile - contesta Andrea Ferrari, capogruppo della Lega in municipio - che il presidente abbia usato canali istituzionali per una iniziativa dei partiti della sinistra, richiedendo peraltro ‘la massima partecipazione e diffusione dell’iniziativa’. Non servono bandiere e slogan di partito, ma occorre lavorare per continuare a garantire e migliorare i servizi sanitari del nostro ospedale. Un’istituzione - conclude Ferrari - si deve comportare come tale e lavorare nell’interesse di tutti".