Va in archivio il caso delle cosiddette "spese pazze", che aveva di fatto provocato un terremoto nel mondo politico ligure, mandando a processo con condanna gran parte di quello che era il gotha della Regione tra il 2008 e il 2010, anni degli addebiti. Sono stati infatti assolti per non avere commesso il fatto o per intervenuta prescrizione 19 ex componenti dell'assemblea legislativa della Liguria, che in primo grado avevano riportato un verdetto tale da interrompere in più di un caso la carriera politica.
Le contestazioni mosse riguardavano rimborsi per attività politica, di cui la pubblica accusa sosteneva l'inconsistenza motivazionale. L'assoluzione riguarda l'attuale parlamentare di FdI Matteo Rosso (assolto con formula piena per non aver commesso il fatto) e gli ex consiglieri Michele Boffa, Ezio Chiesa, Luigi Cola, Giacomo Conti, Gino Garibaldi, Antonino Miceli, Cristina Morelli, Luigi Morgillo, Minella Mosca, Marco Nesci, Pietro Oliva, Franco Orsi, Gianni Plinio, Gabriele Saldo, Alessio Saso, Carlo Vasconi, Vito Vattuone, Moreno Veschi.