GENOVA - Ancora bagarre in consiglio comunale a Genova. Al centro ancora le sedute del bilancio dopo che ieri l'opposizione ha presentato più di 4500 ordini del giorno, costringendo il presidente del consiglio Carmelo Cassibba a trovare una soluzione di compromesso, ovvero l'aggiunta di un giorno ai tre previsti.
Oltre un'ora dopo l'inizio della prima seduta di consiglio sul bilancio comunale di Genova la discussione non era nemmeno iniziata. I lavori si sono aperti questa mattina alle 9 e si sono incagliati in una disputa tra minoranza e segreteria generale: della montagna di documenti presentati, molti potrebbero infatti essere dichiarati inammissibili stando ai primi 40, su cui la segretaria generale Concetta Orlando ha espresso il parere.
Consiglio comunale, l'opposizione presenta 4500 ordini del giorno - IL FATTO
"Abbiamo valutato come inammissibili quelli che non erano attinenti al bilancio sul profilo programmatorio, se erano troppo puntuali, ad esempio, non sono stati ammessi" ha spiegato Orlando. Una motivazione che non ha convinto i consiglieri che, al contrario, hanno iniziato a chiedere la causa di inammissibilità per ogni singolo documento. Se per il centrodestra, a cui si aggiunge Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione, il comportamento del centrosinistra è da annoverare a mero ostruzionismo, per i consiglieri di minoranza si tratta di una legittima richiesta di approfondimento.
Il programma dei lavori prevede che le sedute di oggi e di domani vadano avanti sino alle 23, quella di venerdì fino alle 19, ma con una possibile estensione e poi martedì, solo al mattino.
La seduta è però stata sospesa a metà mattinata dopo un parere opposto da parte della Segreteria Generale sull'ammissibilità di due ordini del giorno che ha portato a una grande confusione in aula. A quel punto la presidenza avrebbe ammesso che non era stata ancora ultimata la lettura dei documenti da parte della segreteria.
Proprio per questo, la seduta è stata sospesa e riaggiornata alle 14.30.