GENOVA - Sarà la Lega dei giovani quella che è stata scelta alla guida della segreteria provinciale di Genova. A trainarla l'assessore comunale Francesca Corso, che non ha visto vincere lo scudetto della Sampdoria, questo per far capire quanto sia giovane ma già in grande spolvero. Quello andato in scena è stato un congresso partecipato, circa 200 i militanti che ne hanno preso parte, e che ha premiato Francesca Corso rispetto ad Andrea Carratù, presidente del Municipio Centro Est. Una donna giovane al "potere"? Per Francesca Corso non è più difficile di quanto non lo sia per gli altri. "Ovviamente bisogna sempre confrontarsi con un mondo nel quale c'è tanto dibattito, c'è tanto scontro, c'è tanto confronto e non solo interno al partito. Chiaramente dev'essere un confronto sempre costruttivo. Già questo programma è un progetto".
L'obiettivo da perseguire, per l'assessore, sarà quello di coinvolgere le persone, parlando sempre un linguaggio sano e costruttivo. "Il mondo con cui ci dobbiamo confrontare in questo momento è quello anche delle coalizioni, di amministrazioni locali nelle quali governiamo e nelle quali invece siamo all'opposizione e magari in cui auspichiamo di arrivare al governo. Insomma, ci si deve confrontare con delle realtà molto serie, molto importanti, in cui chiaramente bisognerà essere anche credibili. E quindi questo è sicuramente uno degli oneri, oltre che il grande onore che questa carica porta con sé". Un fil rouge, quello che parte da Genova e si dirama tra le province e i comuni liguri, per tornare a risalire la china, recuperando il consenso perso negli ultimi anni.
"C'è bisogno di un percorso partecipato, partecipato da parte di tutti, nel senso che la nostra forza è sempre stata il fatto che la Lega sia un partito strutturato in una maniera in cui ci è permesso e concesso stabilire un contatto diretto con cittadini durante tutto l'anno, quindi non soltanto nelle campagne elettorali. Si deve ripartire da lì, dalla presenza sul territorio, dal confronto con i militanti sostenitori che poi sono il filo diretto che abbiamo con tutti i cittadini che hanno delle segnalazioni da portare alle amministrazioni locali. Quindi sicuramente è importante anche il rapporto con le altre province". Insomma, un coinvolgimento delle nove sezioni provinciali liguri che però, nei momenti meno concordi, fa riferimento alla segreteria regionale, ovvero al viceministro Edoardo Rixi. Se a Roma la Lega governa nel suo alveo originario, quello del centrodestra, a Genova la giunta Bucci ha accolto anche il Terzo Polo di Renzi e Calenda.
"Si è potuto fare perché sicuramente quando si parla di amministrazioni locali bisogna anche essere in grado di capire quelle che sono le esigenze e le priorità di un territorio. Sicuramente penso che la politica a livello locale sia fatta più che altro di persone. A Genova sta funzionando, abbiamo una giunta che è composta da diverse compagini politiche, da persone che sono rappresentanti di diversi partiti politici con storie diverse alle spalle. Noi manteniamo dritta la barra rispetto a quella che è la nostra direzione, che è sempre stata la stessa. Non abbiamo preclusioni nei confronti degli altri ma abbiamo l'esigenza che quelle che sono le nostre idee, che sono quelle rappresentate da Salvini a livello federale, siano delle idee che devono essere portate avanti". Una vita impegnata quella della neo segretaria Francesca Corso che dovrà ricoprire il doppia incarico, a capo della segreteria della Lega e come assessore comunale della sesta città d'Italia.
"Penso che questi due ruoli possano essere complementari. Il segretario politico rappresenta quella che è la linea del partito e noi in giunta, noi assessori e comunque anche i nostri consiglieri comunali, portiamo avanti quella linea del partito. Quindi in qualunque momento io credo che sia ancora più semplice confrontarsi con il sindaco qualora ci fossero delle tematiche sulle quali è necessario farlo. E penso che sia un contatto diretto che renda anche più agevole, se vogliamo, i rapporti con Bucci, con quella che è la politica dell'amministrazione comunale. Non vedo nessun tipo di incompatibilità". L'arrivo della Geo Barents a La Spezia, con a bordo 237 migranti? Sembrerebbe cambiato l'atteggiamento della Lega - chiedo alla segretaria Corso.
"Al di là dell'atteggiamento che è cambiato oppure no, questo è un problema che sicuramente esiste e che va affrontato. Non possiamo chiudere gli occhi e far finta di nulla. La realtà dei fatti è che bisogna tenere in considerazione anche una logica di rotazione dei porti. Sicuramente l'attenzione è molto alta, perché intanto se questo sbarco avvenisse come sembra, il problema reale secondo me non sarà tanto lo sbarco quanto poi la gestione. Le amministrazioni locali si trovano a dover gestire l'arrivo di queste persone e la loro eventuale permanenza. Per noi l'obiettivo è quello di cercare di far permanere sul nostro territorio il minor numero possibile di migranti e chiaramente non per una questione politica, quanto di gestione" spiega Corso. Giovane ma con le idee chiare Francesca Corso, ma soprattutto preparata, prerogativa fondamentale in politica.