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Politica

All’indomani del voto regionale del Lazio Donatella Bianchi è di fatto consigliera regionale e presidente del Parco delle Cinque Terre. Può mantenere i due incarichi, ma il territorio lamenta maggiore presenza.
2 minuti e 18 secondi di lettura
di Emanuela Cavallo

LA SPEZIA  - Donatella Bianchi, presidente del Parco nazionale delle Cinque e volto storico di Linea Blu, si è fermata all'11% alle elezioni regionali del Lazio da candidata del Movimento Cinque Stelle. A trionfare, qui come in Lombardia, è il centrodestra con Francesco Rocca.

“Il risultato è insoddisfacente, lontano da quelle che erano le ambizioni e le aspettative – ha commentato la giornalista spezzina al suo debutto politico - I numeri non avrebbero portato a un risultato utile, ma restiamo coerenti. Registriamo il successo di Rocca e gli auguriamo buon lavoro. Non ci sentiamo assolutamente responsabili della sconfitta del Pd" conclude replicando a una domanda sulla rottura dell'alleanza col Partito Democratico.

Oltre i commenti ‘romani’, anche nello spezzino si scalda il dibattito intorno alla neoletta consigliera regionale del Lazio, dato che le Cinque Terre, volano turistico della riviera di Levante, lamentano la necessità di una guida maggiormente presente e concentrata sulle problematiche del territorio. Le pressioni da parte della politica ligure erano già arrivate, con le dichiarazioni del Presidente della Regione Giovanni Toti e del sindaco del Comune della Spezia Pierluigi Peracchini, all’avvio della campagna elettorale presentata da Giuseppe Conte. Ora, a urne chiuse, giungono anche dalle associazioni dei residenti.

“Noi della Comunità Marinara della Cinque Terre, che viviamo e amiamo il nostro Parco, abbiamo vissuto la scelta della candidatura come un abbandono, nonostante le forti aspettative e fiducia che avevamo riposto – scrive rivolgendosi alla Bianchi un comitato di cittadini dei borghi spezzini -. Abbiamo dovuto pazientemente aspettare in silenzio il 14 febbraio - la data delle elezioni regionali - vittime di una non scelta. In questi mesi non siamo riusciti ad avere un semplice contatto con lei. Dovevamo proseguire un percorso che insieme avevamo tracciato per una sensibilizzazione maggiore nei confronti della depurazione, e invece…” la campagna elettorale per forza di cose l’ha impegnata altrove.

 “I cittadini del Parco delle Cinque Terre sono annoiati dalle solite promesse e oggi ancor di più delusi e abbandonati. Più volte sollecitata da chiunque a prendere una decisione seria e coerente, una scelta Donatella Bianchi non l’hai mai presa. Ecco, l’hanno presa adesso i cittadini del Lazio: no grazie. E ora il Parco delle Cinque Terre sarà un tranquillo ripiego? Non era più coerente continuare l’impegno come Presidente del Parco e portarlo a termine per i due anni che ormai mancavano, e rimandare altre scelte? Più coerente sarebbe certo stata una scelta di chiarezza: lasciare prima il Parco per poi candidarsi alla Regione Lazio”.

Il dibattito resta aperto dato che la giornalista Rai ed ex presidente di Wwf Italia dovrà valutare il da farsi anche se non le viene imposta alcuna scelta: potrebbe anche decidere di mantenere l’incarico di Presidente del Parco e consigliere regionale del Lazio per il Movimento Cinque Stelle.