"Non corro da solo, il mio partito è Imperia". Così il sindaco di Imperia Claudio Scajola sulle prossime elezioni amministrative che lo vedono nuovamente protagonista, senza simboli.
"Cinque anni fa, quando mi sono candidato, avevo tutte le sigle di partito di destra, di sinistra, di centrodestra, di centrosinistra contro di me ma io mi sono rivolto agli imperiesi, che mi hanno votato. Il che vuol dire - prosegue - che i cittadini, che alle politiche votavano per il centro, per il centrodestra, per la destra, per la sinistra hanno scelto di far prevalere le persone alle sigle. Coerentemente con quella scelta, oggi, proseguo nello stesso modo".
L'ex ministro dell'Interno parla di 'disaffezione alla politica', non nascondendo la propria preoccupazione e sperando in una repentina riforma delle istituzioni. "Si sono fatte prevalere le sigle di partito alla scelta della persone. Gli elettori non scelgono più, vanno a votare delle sigle senza saper dietro chi ci sia. Il cittadino ha il diritto di decidere e io non posso essere contrario a questa impostazione che ritengo profondamente democratica. Il mio partito - sottolinea - è Imperia, il mio partito sono gli imperiesi e il mio obiettivo è far crescere la mia città. Tutte le persone che hanno voglia, passione, disinteresse, piacere di partecipare per far crescere la nostra terra sono benvenute. Non capisco perchè ci si debba nascondere dietro i simboli".
Scajola, forte della sua scelta, ripercorre la sua esperienza politica al Governo soffermandosi su Forza Italia e su quello che, a suo dire, fece la differenza. "Eravamo riusciti a costruire un rapporto con la gente. Oggi tutti i partiti sono in crisi profonda, c'è bisogno di un grande cambiamento nella selezione della classe dirigente e spero, che nella prossime elezioni di Imperia, passi il messaggio che la cosa più importante è la crescita della città. Non contro, ma insieme. Guardiamo avanti insieme".
Insomma, un'analisi a 360 gradi diretta, schietta, senza giri di parole. Che guarda al futuro e punta al pragmatismo della politica, senza soffermarsi al passato, a quello che è stato e a quello che sarà. È il presente, per il sindaco Claudio Scajola, che farà la differenza a Imperia. Il centrodestra ha davanti a sé ancora pochi mesi per decidere che strada intraprendere; mentre Giovanni Toti e Forza Italia sembrano avere le idee chiare, Fratelli d'Italia prima e Lega poi, potrebbero rigiocare una partita in solitaria molto complicata, quasi impossibile direbbe chi conosce bene Scajola.