"Ansaldo necessita di una veloce scossa sia industriale che finanziaria, in funzione di un vero rilancio". Ad affermarlo è il coordinatore di Uilm Liguria Antonio Apa che sottolinea anche come "il depauperamento delle competenze tecniche ed ingegneristiche con l’uscita di profili professionali rilevanti tutto ha rappresentato il primo campanello di allarme di una società senza visioni e quindi capacità di analizzare le dinamiche competitive industriali. Ad agosto scorso l’azienda comunicò una perdita di 442 milioni ed un indebitamento netto verso terzi di 787 milioni affermando che a causa dei problemi finanziari non sarebbe riuscita a raggiungere gli obiettivi economici stabiliti nel bilancio 2022 e a realizzare il suo piano industriale.
Il problema industriale che è alla base degli insuccessi di Ansaldo Energia non è mai stato citato nonostante il mercato di riferimento della stessa sia cresciuto in modo notevole e continuerà a crescere. CdP, azionista di riferimento ha deciso di affrontare i problemi di Ansaldo Energia in un’ottica solo finanziaria stabilendo di procedere alla finalizzazione nei tempi tecnici, tutti da capire, dell’accordo relativo alla manovra di rafforzamento patrimoniale che include la ricapitalizzazione dell’azienda da parte del socio CdP Equity. Tale accordo prevede l’adesione dei creditori finanziari che allo stato è in fase di definizione. Per queste ragioni è assolutamente rilevante e urgente che Cdp proceda alla ricapitalizzazione e all’individuazione di un nuovo AD, il quale deve procedere rapidamente alla rivisitazione di un vero piano industriale, perché quello previsto da Marino è un piano fallimentare".