GENOVA - "Abbiamo approvato in Consiglio dei ministri un disegno di legge, che naturalmente dovrà essere discusso in Parlamento. Nessuno si è inventato niente, l'autonomia è prevista in Costituzione". Così il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo a margine di una visita alla tomba di Giuseppe Mazzini a Genova per la Giornata dell'unità nazionale.
"Il desiderio è quello di dare la possibilità alle regioni di esaltare le loro virtù e capacità e quindi delegare le materie per cui c'è la possibilità di fare meglio dello Stato centrale - spiega -. Ne abbiamo 24, regione per regione, insieme allo Stato, si deciderà quali attribuire".
"Io auspico per le province un ritorno alla situazione pre Delrio, che i fatti ci raccontano che è stata una soluzione infelice". Il ministro ha poi della riforma fiscale, spiegandone lo spirito, che è quello di "avere un sistema fiscale equo, che non sia considerato vessatorio da cittadini e imprese, quindi il vero sforzo è soprattutto andare incontro a quelli che oggi pagano le tasse, che sono soprattutto i lavoratori dipendenti".
Sulla pubblica amministrazione il ministro genovese parla di un cambio di rotta: "È una macchina essenziale. Lavoro per combattere la narrazione di una pubblica amministrazione arcaica, antica. Dalla crisi del 2009 e anche a causa della necessità di tutelare i conti dello Stato si è bloccato il turnover, abbiamo perso 300mila persone negli ultimi 10 anni e l’età media è passata da 44 a 49 anni. Dobbiamo fare un grande investimento sul capitale umano perché le organizzazioni funzionano se questo è adeguato a livello di competenze e di motivazione. Sto lavorando per inserire nella pubblica amministrazione risorse, metteremo 350 mila euro tra il 2022 e il 2023 e stiamo facendo uno sforzo straordinario dal punto di vista della formazione, perché l’ammodernamento della pubblica amministrazione passa attraverso la digitalizzazione".