IMPERIA - Mentre i tempi per rispettare i programmi del Pnrr mettono agitazione nel Governo, richiamato dall'Europa, c'è un caso che va in controtendenza. È quello del Comune di Imperia, con il suo sindaco Claudio Scajola. "Con orgoglio possiamo dire che a Imperia non abbiamo problemi con il rispetto dei tempi per l'attuazione del Pnrr. Anzi, siamo in anticipo rispetto al cronoprogramma di massima fissato dai bandi. In alcuni casi finiremo i lavori prima della scadenza stabilita per il solo affidamento", sottolinea con orgoglio l'ex ministro dell'Interno e dello Sviluppo economico. "Sono 19 su 23 i bandi Pnrr del Comune di Imperia già risultati vincitori per un totale di 48 milioni di contributi", ricorda il sindaco che è a fine mandato ma si è ricandidato con il sostegno della sua lista civica, Lega, FI, Udc, Lista Toti che hanno rinunciato ai loro simboli, mentre dalla coalizione di centrodestra si è tirato fuori FdI che ha voluto mantenere il logo del partito.
"I primi 11 interventi finanziati, relativi alla Missione 5 sulla Rigenerazione Urbana, avevano come scadenza tassativa l'affidamento dei lavori entro luglio 2023, ma in realtà per 8 di questi ci sono già i cantieri in corso e, almeno un paio, saranno conclusi prima dell'estate". Per il sindaco: "Il merito è di una macchina comunale, che abbiamo organizzato per tempo in maniera efficiente, con un delegato per ogni progetto, tecnici assegnati a seguire l'iter di singoli interventi e focus continui sull'avanzamento dei lavori". Curiosità: prima della presentazione delle domande, in un'ottica di condivisione, l'amministrazione aveva organizzato il "Tavolo del Futuro", che aveva visto il sindaco confrontarsi con venti giovani imperiesi sul futuro della città.
I progetti riguardano soprattutto il recupero di ex aree industriali dismesse, la realizzazione di impianti sportivi, la riqualificazione di strutture culturali, la creazione di spazi per la socialità e di infrastrutture per la mobilità sostenibile. Tra questi: il recupero dell'ex Sairo, la più antica raffineria d'olio al mondo, da decenni chiusa e in stato di abbandono, che ospiterà appartamenti di edilizia agevolata, spazi per associazioni cittadine, aree di co-working, una palestra e sale a disposizione di studenti e cittadini. Ma quello che appare come un vanto, in campagna elettorale può diventare anche materia di scontro. Il principale antagonista del sindaco, il poliziotto Ivan Bracco, che per sei volte ha indagato su Scajola, che da indipendente ha riunito tutte le forze di centrosinistra, lo critica dicendo che con i cantieri ha reso la città invivibile e che uno sviluppo senza cemento è possibile.