GENOVA – Il trasferimento dei depositi chimici da Multedo a ponte Somalia ricompatta il movimento del centrosinistra, dell’associazionismo e della cittadinanza, che si è riunita sotto palazzo San Giorgio. Non il consiglio municipale monotematico, come richiesto dal municipio Centro Ovest, ma un presidio con annessi interventi da parte della politica e delle istituzioni.
Presente il senatore del Partito democratico Lorenzo Basso, che aveva già annunciato nei giorni scorsi, proprio a Primocanale, la sua presenza al fianco dei cittadini di Sampierdarena. "Noi stiamo parlando di una richiesta legittima e giusta perché c'è un rischio, questo è il dato di partenza e non si può non considerare che si trovano a 300 metri dalle case. Per questo diciamo no a un insediamento così grande di depositi chimici, così pericolosi, vicino alle case. Il tema è questo. Non le vogliamo né a 50 né a 300 metri. Nelle risorse che sono state messe per il porto di Genova bisogna trovare le risorse anche per questo, manca l’ascolto da parte di questo sindaco" ha ribadito Basso.
"Oggi qui non ci sono solo i cittadini ma anche i lavoratori del porto, della compagnia unica, di quelle realtà che si trovano in quel tratto del porto, stiamo parlando del rischio di trasferire i depositi e di diminuire i posti di lavoro. Bisogna che il sindaco impari ad ascoltare per trovare le giuste soluzioni - ha aggiunto il vicepresidente della Commissione Ambiente e Trasporti Lorenzo Basso -. Io credo che di fronte ai tanti problemi si debbano trovare soluzioni condivise, bisogna partire sapendo che non possono rimanere lì vicino alle case, ma che si deve aumentare i posti di lavoro e non diminuirli. Genova ha fatto un’opera colossale chiudendo l’altoforno, ha salvaguardato i posti di lavoro, non è pensabile non riuscire a gestire il trasferimento dei depositi chimici. Abbiamo 30 milioni di euro di risorse pubbliche che sono disponibili per questa operazione. Invece di imporre scelte Bucci deve ascoltare tecnici e cittadini, per salvaguardare tutti".
"I problemi vanno risolti e non spostati, da Multedo devono andare via ma non a Sampierdarena, perché così il problema si sta solo spostando – commenta il senatore del Movimento 5 stelle Luca Pirondini -. Noi presentiamo proposte dal 2017, se a Genova fanno la diga è evidente che è lì dentro che bisogna trovare soluzioni. I depositi non possono stare in prossimità dell’abitato, ma quelle attività vanno portate al di fuori, non si può non prenderne atto. Il sindaco dovrebbe prima di tutto informare la cittadinanza, poi ascoltare i cittadini e insieme prendere delle decisioni. Si possono spostare nella nuova diga, se invece non si trovano soluzioni non possono più stare a Genova e questo bisogna dirlo con chiarezza".
"Il senatore Basso ha fatto bene a presentare le interrogazioni e penso che potremmo replicarlo anche noi alla Camera – ha commentato il deputato del Gruppo Misto Luca Pastorino -. Credo che sia stato sbagliato non aver consentito il consiglio municipale perché il confronto è sempre utile e importante. Oggi però la piazza ha dato un buon segnale, siamo in tanti e questo è positivo. Io penso che il metodo decisionale alla americana può essere importante ma non sempre si può adottare. La perdita del lavoro è un rischio certificato, il problema esiste, non si può far finta di nulla e la collocazione lì a ponte Somalia evidenzia delle criticità, non si più replicare dicendo che è la stessa cosa. Non è un modo riflessivo quello del sindaco, che ha delle responsabilità collettive. E i problemi non possono essere ignorati".
A introdurre la protesta le parole del presidente del municipio Michele Colnaghi, al suo fianco Gianfranco Angusti, presidente dell’associazione Officine Sampierdarenesi, che sta portando avanti il ricorso contro la pratica del dislocamento. “Stanno provando in ogni modo a ostacolare il dissenso ma non ci zittiranno tanto facilmente – ha detto con la voce strozzata Gianfranco Augusti –, io non voglio morire in un letto ma qui, sulla strada, dove lotto da anni e anni. E non mollerò neanche questa volta”.
Avevano preannunciato la loro presenza e così si è materializzata: sotto Palazzo San Giorgio il senatore del Partito democratico Lorenzo Basso, il senatore del Movimento Cinque Stelle Luca Pirondini e il deputato del Gruppo Misto Luca Pastorino. Con loro anche gli esponenti genovesi e liguri del Pd, Mov5 e della sinistra.
Il Tar si pronuncerà il 24 maggio su questa istanza e su una simile presentata dai terminalisti che operano a ponte Somalia. A Caricamento sono stati srotolati all'ingresso della sede dell'authority, molti striscioni e cartelli di protesta: "Più servizi, meno servitù", "Opzione zero", ma anche "Salvate l'occupazione", come hanno ribadito i sindacati dei portuali e i camalli della Compagnia Unica che temono che il progetto di dislocamento abbia un saldo negativo per i posti di lavoro sul terminal.