Il day after del Partito democratico, dopo la debacle elettorale dei ballottaggi, parte da chi in questi mesi ha chiesto un cambiamento, lo ha voluto e spinto: il consigliere regionale Armando Sanna. L’ex sindaco di Sant’Olcese ha appoggiato durante la corsa delle Primarie dem la neo segretaria Elly Schlein. “Non può essere tempo di resa dei conti ed Elly non può essere messa in discussione. Il suo percorso è appena nato e il suo lavoro deve essere incentrato sui prossimi appuntamenti elettorali, a partire dalle Europee dell’anno prossimo” commenta a Primocanale Armando Sanna.
L’obiettivo è quello di costruire una percentuale importante sulla quale il Pd dovrà farsi trovare pronto, sarà questa la vera sfida di Elly Schlein. “Queste amministrative sono temi molto locali che fanno riflettere su quelli che sono poi gli andamenti sui territori - ha aggiunto Sanna -. C’erano già dei candidati in campo da mesi quindi non poteva esserci un intervento diretto della nuova segretaria”. Dopo la sconfitta alle Comunali, con la caduta di una roccaforte di sinistra come Sestri Levante, nel Pd si apre un altro tema, quello della successione alla segreteria regionale. Valentina Ghio che già nei mesi scorsi aveva rimesso il mandato, ieri ha rimarcato che è arrivato il momento di aprire una vera riflessione all’interno del partito.
Come dire: è giunto il tempo di cambiare e di trovare un nuovo nome. Sul piatto ci sono diversi profili, dal segretario provinciale di Genova Simone D’Angelo al consigliere regionale Davide Natale. Ma potrebbe essere anche la volta di un’altra donna, come la sindaca di Rossiglione Katia Piccardo. Forse però, il profilo che poi verrà scelto, deve ancora uscire. “Non mi appassionano i nomi, penso invece che oggi il Pd abbia bisogno di un segretario che come obiettivo abbia le regionali del 2025, e che costituisca una segretaria che lavori sui territori seguendo le richieste dei cittadini - ha rimarcato Sanna -. Questo bisogna farlo partendo subito, io ho dichiarato già una volta che entro fine anno dovremo trovare il candidato presidente, per creare una alternativa alla destra”.
Questa la richiesta diretta che parte direttamente dal consigliere regionale Sanna al futuro segretario regionale. Riavvicinarsi ai cittadini, far sentire la propria presenza, radicata sul territorio: solo così, secondo Sanna, il Pd potrà ripartire dopo le sonore sconfitte di questi anni. Nel frattempo il Pd è pronto ad accogliere, a braccia più o meno aperte, il ritorno di Luca Pastorino, uscito dal partito dopo la rottura con Paita alle regionali 2015.
“Ben vengano tutte le persone che rientrano nel Pd, sono forze in più che possono darci una mano, Luca è persona capace e potrà dare il suo contributo. Non entro in queste polemiche, io guardo avanti. Penso invece che sia fondamentale adesso trovare una figura che sappia parlare alle persone e sia vicino ai cittadini. E poi come dico da molto tempo il Pd deve avere la sua forza, deve però aprire all’esterno, alle liste civiche, che possano poi fare la differenza in un progetto comune. Dovrà essere un percorso che si baserà sul ruolo del partito ma anche sulle liste civiche di centrosinistra”.
E allora Armando Sanna, il candidato presidente lo sceglierete con le Primarie?
Per me che siano primarie oppure un’altra formula va bene lo stesso, importante è trovare un candidato entro la fine dell’anno.
Il Movimento Cinque Stelle e il Terzo Polo dovrebbero correre con il Pd? Sembra che a livello nazionale Conte invece di aprire chiuda a Schlein, anche se in Liguria la situazione pare diversa?
Oggi mi soffermo sui problemi del Partito democratico, perché dobbiamo capire che direzione prendere e che tipo di percorso vogliamo costruire. Una volta che questo verrà capito e deciso poi tutte quelle che sono le alleanza per un obiettivo comune sono ben accetta per tornare a vincere e a governare.