Il mondo è con il fiato sospeso per quello che sta accadendo in Russia, con il capo del gruppo di mercenari russi Wagner, Yevgeny Prigozhin, che ha annunciato che il suo esercito sta marciando verso la città di Rostov. "Abbiamo attraversato il confine di Stato in tutti i luoghi. Entriamo a Rostov. Andiamo oltre. Andiamo fino alla fine", avrebbe detto il comandante. Il rischio è che possa scoppiare la guerra civile, con le minacce del presidente Putin che si è detto pronto a eliminare i traditori. Preoccupazione e apprensione in Europa e nel nostro Paese, con le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Genova per la nuova campagna di tesseramento.
"Stiamo seguendo da ieri sera, con la nostra unità di crisi e l'ambasciata d'Italia a Mosca quello che sta accadendo, siamo preoccupati per i 5.600 italiani che vivono ancora in Russia, diffondendo il numero dell'unità di crisi. Vedremo quello che succederà, seguiamo con attenzione l'evolversi della situazione sia a Mosca che a San Pietroburgo che ai confini con l'Ucraina - commenta il ministro degli Esteri Antonio Tajani -. Questo dimostra che si è aperta una prima grande crepa all'interno delle forze in campo russe. Se Wagner ha un contrasto così forte significa che qualcosa non funziona. Questo certamente indebolisce la posizione russa in Ucraina. Noi seguiamo con grande attenzione minuto per minuto e siamo in contatto con le cancellerie europee. Di certo per noi quello è un Paese sovrano e che riguarda loro, ma politicamente e militarmente si indebolisce la loro posizione in Ucraina".