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Politica

Dai presidenti di Liguria, Piemonte e Emilia Romagna è arrivata la disponibilità e la proposta di impegnare ulteriori risorse del Pnrr
1 minuto e 42 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Sta facendo discutere in queste ore l'ottenimento della quarta rata del Pnrr da parte del governo di Giorgia Meloni. L'esecutivo, da quello che si apprende, sta apportando alcune modifiche agli obiettivi intermedi. La rata potrebbe essere a rischio, anche se la sensazione che arriva dalla Liguria è che non sarà così. 

"Della quarta rata del Pnrr non è a rischio nulla, salvo la capacità di spesa del nostro Paese, che dev'essere incentivata e incrementata, abbiamo bisogno di semplificare le regole dopo la meritoria semplificazione del codice degli appalti, molto resta da fare sulle conferenze dei servizi e i permessi ambientali, occorre che la politica si prenda le sue responsabilità" pronostica il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, che invita il governo a superare i rischi che incombono sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

"Occorre dire chiaramente che i soldi del Pnrr devono andare al di là della prima collocazione a chi dimostra capacità di spesa ed efficienza, cosa che il ministro Fitto sta facendo con la ricognizione nazionale, nella quale la Liguria è risultata tra le Regioni virtuose - prosegue Toti -. Ci auguriamo che il riparto dei fondi Fsc arrivi già nelle prossime settimane per programmare ulteriore spesa".

Dai presidenti di Liguria, Piemonte e Emilia Romagna è arrivata la disponibilità e la proposta di impegnare ulteriori risorse del Pnrr. Come dire, se alcuni fondi non verranno utilizzati "noi (Toti, Cirio, Bonaccini ndr) siamo pronti a investirli per progetti nella nostra Regione".

"Occorrerebbe un po' più di flessibilità da parte dell'Europa - conclude Toti -, mi sembra poco comprensibile il fatto che nel Repower non possono entrare alcune cose come il waste to chemical, la produzione di biometanolo, di biocarburanti legati ai rifiuti, che non sono tecnologie green ma grey, e comunque più avanzate di quelle di oggi".

Buon senso, flessibilità, buona volontà e qualche polemica strumentale in meno: è questa la ricetta del presidente Toti per "fare tutti insieme il nostro dovere".

 

Toti,'sul Pnrr il governo continui a semplificare le regole'
'Occorre che politica si prenda le sue responsabilità'

 

 

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