GENOVA - Il tema dello Skymetro in Val Bisagno torna in consiglio regionale. Discussione in Aula tra il governatore di Regione Liguria Giovanni Toti e le opposizioni. Al centro la questione della realizzazione dell'opera accanto al torrente Bisagno.
"Tenuto conto delle peculiarità del territorio ligure ed in considerazione dei vincoli di urbanizzazione presenti e delle condizioni di criticità del traffico urbano che caratterizzano i grandi centri urbani, risulta prioritario la realizzazione di infrastrutture lineari strategiche di trasporto pubblico - spiega Toti -. L'emendamento discusso in Consiglio contempla la realizzazione di infrastrutture di trasporto pubblico, non altrimenti localizzabili, anche in quelle aree che ricadono in fasce di tutela dei corsi d'acqua, sempre nel rispetto della pianificazione di bacino e delle condizioni di sicurezza". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sull'emendamento discusso in consiglio regionale sullo Skymetro.
Ma non sono mancate le critiche da parte dell'opposizione in Regione: "Tutto quanto negli anni è stato fatto sulla ridefinizione del Piano di bacino, per garantire una messa in sicurezza del territorio dal dissesto idrogeologico, viene smentito in un mese da Toti: prima con l’autorizzazione a costruite in aree esondabili, ora azzerando il limite di dieci metri per la costruzione vicino ai fiumi per permettere al sindaco di Genova di costruire lo Skymetro sul Bisagno" spiegano in una nota le opposizioni.
Anche il deputato indipendente di centrosinistra Luca Pastorino interviene sul tema: "Disastro perfetto in una corsa per il consenso di Toti e Bucci che non ha fine Da un lato ci sono le legittime aspettative di chi sta in alta Val Bisagno, a cui era stato promesso rispondendo a una necessità un collegamento veloce, dall'altro le legittime difese degli abitanti della bassa Val Bisagno che vedono un progetto molto invasivo su di loro. L'improvvisazione regna sovrana in una corsa verso il consenso che però non ha fine, produce lacerazioni e contraddizioni e denota un modo di lavorare assolutamente fuori luogo".
Il governatore ligure però sottolinea l'importanza dell'infrastruttura per il territorio. "Lo Skymetro - precisas Toti - è un'infrastruttura strategica di trasporto pubblico fondamentale per il territorio, che rispetterà il vincolo della massima esondabilità del torrente Bisagno estendendo una norma già esistente per le infrastrutture di interesse pubblico. Lo prevede infatti il regolamento regionale 3/2011, e successiva modifica, relativo alle disposizioni in materia di tutela delle aree di pertinenza dei corsi d'acqua. Quello di oggi è un intervento normativo propedeutico all'avanzamento dei lavori: l'ammissibilità di questa opera sarà subordinata a una serie di valutazioni di sicurezza e di accertamento sul corretto deflusso del corso d'acqua, nel rispetto della pianificazione di bacino e delle condizioni di sicurezza idraulica. In sintesi, l'approvazione di questa norma in Consiglio regionale permetterà alla Val Bisagno di vedere completata un'opera attesa da troppi anni, assolutamente conforme al regolamento regionale in materia".
Le opposizioni con il testa il Pd replicano: "La giustificazione che le infrastrutture strategiche sono ammissibili anche se ricadenti nelle fasce di tutela dei corsi d’acqua, è inaccettabile. Il rischio zero a Genova non ci sarà mai, neanche dopo la costruzione dello scolmatore del Bisagno. Aggiungere cemento, in una zona già fortemente cementificata, è una scelta pericolosa che mette a rischio la sicurezza delle persone e che va contro ogni scelta di sostenibilità ambientale. Ma Toti forse vive su un altro pianeta".