Colpo di scena in consiglio comunale questa sera ad Imperia: Laura Amoretti e Silvia Mameli, rispettivamente " Partito Democratico" e " Imperia senza Padroni" hanno infatti abbandonato i loro gruppi di appartenenza per creare un " Gruppo Misto".
Segue parte del documento che riporta le motivazioni di Laura Amoretti.
"Esco dal gruppo consiliare PD per aderire al Gruppo Misto .Non avrei mai pensato che ciò diventasse la liberazione da una situazione di sofferenza politica e personale. Disagio che non nego partire da lontano. Nasce da un atto d’imperio, forse ligure, forse romano, che annullava decisioni già prese sul mio ruolo. Al tempo ho messo da parte l’ambizione personale perché pensavo che comunque dovesse prevalere la voglia di portare avanti proposte amministrative alternative, nell’ interesse di Imperia. Dopo una campagna elettorale non facile, dove a quel disagio se ne sostituivano altri, auspicavo che, almeno di fronte al responso delle urne, i toni si placassero e si cominciasse a fa politica per davvero. Così non è stato. E il tipo di politica che ho visto in questi mesi non mi appartiene.
Non mi appartengono certi linguaggi accusatori, le insinuazioni, il fatto che su ogni pratica debba necessariamente esistere un qualcosa, una virgola, che non va.
Sembra esserci un solo modo per fare opposizione, gli altri non hanno agibilità perché altrimenti vengono accusati di “strizzare l’occhio” o essere troppo “gentili”. Quasi che la gentilezza fosse sinonimo di ignavia e non una virtù.
Ne prendo atto e lascio il gruppo consigliare, nell’interesse della pluralità della sinistra, della mia vocazione riformista e pragmatica e anche per il rispetto che ho per la diversa azione politica che altri vogliono portare avanti, sperando che loro, in futuro, abbiano il rispetto per la mia.
Volevo essere una voce del coro, non una bandierina, non è stato possibile. Il mio ruolo di minoranza in questo consiglio non è e non sarà mai messo in discussione.
Continuerò a fare opposizione, per rispetto alla mia coerenza, alla mia visione politica e soprattutto per rispetto ai miei elettori. Dell’amministrazione, in una parola, non condivido la visione di sviluppo della nostra città. Farò “minoranza” in modo fermo nel merito delle pratiche.
Continuerò come donna di sinistra, con spirito libero a battermi per l’affermazione delle libertà individuali e dei diritti sociali prima ancora che civili. In altre parole, per una sinistra che trova la sua identità nel socialismo democratico, liberale, plurale. ll mio distacco dal gruppo (come ho comunicato con pec al presidente che prego di verificare) avrà efficacia da domani, garantendo così anche un regolare svolgimento dell'odierno consiglio. Onde evitare ulteriori strumentalizzazioni e imbarazzi ritengo quindi corretto, anche verso il gruppo da cui mi allontano, non partecipare alla seduta consigliare odierna.
Non meno incisivo il discorso di Silvia Mameli di cui riportiamo una parte,
"Il mio capogruppo ( Luciano Zarbano n.d.r.) che ha tutto il mio rispetto quale uomo di riconosciuti valori morali, ha invece politicamente portato avanti iniziative unidirezionali su argomenti attinenti al primo cittadino e seguendo palesemente la linea politica di estrema sinistra dalla quale mi dissocio in quanto, personalmente, mi sono sempre identificata in una corrente politica di centro destra"