GENOVA - Potremmo definirla l'estate degli scontrini anomali: chi non ha sentito parlare dei 2 euro per il taglio dei toast o per un piattino in più? Una polemica social divampata in questa estate rovente, che è al centro delle cronache italiane. A puntare il dito contro questa nuova forma mediatica il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.
"L’Italia è una super potenza culturale e turistica, siamo il Paese più bello del mondo: dovremmo concentrarci sulla promozione delle nostre città d'arte, sui musei e i monumenti, sul mare cristallino, sulle maestose montagne, sui caratteristici borghi, sugli eventi che vengono organizzati in location mozzafiato, sulle bontà enogastronomiche - la premessa del presidente ligure -. Invece, puntiamo quotidianamente il dito su quello che non funziona, postiamo sui social scontrini di conti esagerati, enfatizziamo i comportamenti negativi degli operatori turistici, addirittura riusciamo a paragonarci con Paesi che non hanno neanche un milionesimo della nostra storia e delle nostre eccellenze. Si tratta di un comportamento a dir poco controproducente, che dimostra tra l’altro uno scarso attaccamento alla nostra terra e che non aiuta affatto un mercato sempre più competitivo come quello del turismo internazionale".
Arriva poi la richiesta, quasi un appello, al mondo dei media e dei social, per chiedere che si parli più delle bellezze del nostro territorio che dei prezzi alle stelle in alcune realtà italiane. "Basta dire che in Italia tutto costa caro, cosa peraltro non vera vista la grande varietà di scelta, perché in questo modo non faremo altro che convincere i milioni di turisti del mondo a non scegliere il nostro Paese per le loro vacanze. Così creiamo un danno a noi stessi, al nostro turismo e alle tante imprese che ogni giorno danno lavoro a milioni di italiani. Al contrario invece, continuiamo a lavorare sodo per destagionalizzare il turismo e fare in modo che non sia solo l’estate a trainare il settore, proprio come stiamo facendo in Liguria, investendo nella comunicazione, sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione professionale" conclude Giovanni Toti.
Insomma, un turismo più a portata di mano che di scontrini.