"C'è un'agenda che unisce anche le varie sensibilità del Pd. Credo che sia sempre un dispiacere quando qualcuno decide di andare via, ma se ci rendiamo conto che qualcuno può non sentirsi a casa in un Pd che si batte per l'ambiente, i diritti e il lavoro di qualità, allora forse l'indirizzo lo aveva sbagliato prima", ha commentato così la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla Festa de 'Il Fatto Quotidiano', a Roma, l'addio della consigliera comunale Cristina Lodi e del consigliere regionale Pippo Rossetti.
Il passaggio di Cristina Lodi, Pippo Rossetti e degli altri consiglieri di Azione di Carlo Calenda ha scatenato non poche polemiche in seno al consiglio comunale genovese. Lodi ha ribadito che resterà all'opposizione del sindaco di Genova Marco Bucci. Questo crea una spaccatura con Genova Domani, supporter del primo cittadino, che chiede chiarimenti direttamente a Carlo Calenda, dopo che già dal segretario regionale del partito Roberto Donno è arrivata una presa di distanza dalla lista civica, in cui rientrano alcuni esponenti di Azione come Lorenzo Pasi.
Il resto della politica guarda intanto con interesse e stupore quanto sta accadendo. Tutti additano alla confusione interna proprio ad Azione, dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti alla senatrice di Italia Viva Raffaella Paita, passando per il Pd che - dopo questo fulmine a ciel non proprio sereno, ma di certo inaspettato - al di là della frattura è attento ad un possibile allargamento al centro dell'opposizione a Palazzo Tursi.