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Politica

Il presidente di Regione ha risposto alle domande dei cittadini
2 minuti e 6 secondi di lettura
di Matteo Cantile

GENOVA - Provare a spegnere le polemiche puntando sul confronto diretto: Giovanni Toti ha organizzato nel pomeriggio una diretta Facebook per rispondere alle domande che gli sono state poste dai cittadini di Vado Ligure e dei comuni limitrofi, preoccupati dal nuovo rigassificatore. Una mezz'ora abbondante davanti allo smartphone per spiegare via social lo stato dell'arte del progetto e fugare le perplessità. 

"Le domande che ho ricevuto erano quelle che più o meno mi aspettavo - dice il presidente a Primocanale subito dopo la diretta - quello che va compreso è che siamo solo all'inizio di un percorso che porterà tutti i 53 enti competenti a confrontarsi sul tema e a prendere le decisioni più corrette. Chi da per assodato che il rigassificatore verrà messo li, in quell'esatto punto, con quel tracciato, sta dicendo una cosa di cui nemmeno io, che sono il commissario governativo dell'opera, posso essere certo. In Italia ci sono processi autorizzativi molto lunghi e il rigassificatore risponde alle stesse regole. Altro tema è quello del supposto scarso coinvolgimento del territorio: a questo proposito ricordo che con gli enti locali abbiamo già organizzato almeno una ventina di riunioni e molte altre ne seguiranno. Tutte le domande che sono arrivate, però, risentono della pesante campagna di disinformazione che è messa in atto per creare paure ingiustificate, come quella secondo cui il turismo sarebbe penalizzato dal rigassificatore: per fugarla mi basta ricordare l'esistenza, dalla fine degli anni settanta, del rigassificatore di Panigaglia, posizionato in un parco regionale e in una delle zone a maggiore vocazione turistica della Liguria". 

"I cittadini sono sfiduciati dalle istituzioni? Mi sembra schizofrenico - aggiunge Toti - visto che sono gli stessi cittadini che apprezzano il lavoro delle forze dell'ordine, dei medici o dei vigili del fuoco. Le procedure dello Stato sono chiare e trasparenti, nessuno ha intenzione di giocare con la salute o con la sicurezza delle persone". 

"E' falso - conclude il presidente di Regione - che il progetto sia stato calato dall'alto senza un contraddittorio: io sono il commissario di Governo ed è il Governo, prima rappresentato da Mario Draghi con il contributo determinante di Pd e 5 Stelle e ora da Giorgia Meloni, ad avere pianificato il progetto del rigassificatore e a definirlo nei suoi contorni generali. Non abbiamo fatto noi un piano, nottetempo, travestiti da Banda Bassotti: abbiamo ricevuto un progetto dal Governo, che ha trasferito la medesima documentazione anche ai comuni interessati, ed esattamente come loro lo stiamo valutando. E' solo l'inizio di una lunga strada".