ALBISOLA SUPERIORE - "Se qualcuno ha sbagliato o ha fatto cose men che commendevoli è giusto che la magistratura intervenga e indaghi. Ho chiesto al presidente Olivieri di mettere in sicurezza l'ente che vive un momento delicato per l'inchiesta ma anche per le molte cose da fare nella provincia di Savona e quindi ovviamente di mettere nelle condizioni che l'operatività dell'ente non abbia a risentire da eventuali comportamenti disdicevoli di persone la cui configurazione poi, penale, volontaria o casuale sarà la magistratura a definirla" così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti sull'indagine della squadra mobile di Savona che ha portato a provvedimenti di tipo cautelare nei confronti del direttore generale e segretario della Provincia di Savona Giulia Colangelo e del responsabile dell'ufficio legale Maurizio Novaro.
In tutto gli indagati sono sette. Il sindaco, secondo quanto appreso da fonti qualificate, avrebbe fatto pressioni sui dirigenti della provincia di Savona per ottenere la modifica di una graduatoria di concorso e favorire la figlia di un noto esponente politico ligure. Dall'indagine della Squadra mobile della questura di Savona, durata oltre un anno, è emerso un uso disfunzionale della cosa pubblica.
A partire dallo stalking operato, secondo l'accusa, dalla Colangelo ai danni di alcune donne dipendenti. Secondo indiscrezioni, una di queste veniva utilizzata come una colf e veniva mandata a fare la spesa e obbligata a soddisfare alcune necessità di carattere personale abusando, la Colangelo, della propria posizione.
"Noi - spiega ancora Toti - abbiamo come politica il compito evidentemente di far proseguire dei lavori che sono strategici per l'intera provincia come le strade, il porto di Vado e tutti i lavori che stiamo negoziando tra cui la questione del rigassificatore su cui la Provincia evidentemente ha un ruolo, sia pure laterale visto che c'è un commissario di governo e dall'altra parte i magistrati, spero che facciano chiarezza nel più breve tempo possibile distinguendo quelli che sono veri e propri reati da quelle che possono essere eventualmente leggerezze o anche in esperienze di un ente di secondo livello che molto spesso ha persone che fanno il triplo mestiere. Quindi da questo punto di vista devono essere loro a chiarire".