GENOVA - È stato un mese complicato, ricco di colpi di scena, quello che ha coinvolto i consiglieri comunali di Genova Domani Lorenzo Pasi e Federico Barbieri, oramai ex Azione, dopo lo strappo con Calenda. Al centro dello scontro, a distanza, l'ingresso nel partito dell'ex ministro dello Sviluppo economico da parte dei dem riformisti Cristina Lodi e Pippo Rossetti. E l'accompagnamento alla porta, neanche troppo garbato, di Carlo Calenda. E allora, a circa un mese dalla visita genovese del leader di Azione, Pasi e Barbieri hanno dato vita al comitato politico di Genova, che sarebbe nato comunque, a prescindere dalla rottura con Calenda. "Sarà un comitato orizzontale, in un progetto civico che aiuti gli amministratori" hanno spiegato i consiglieri Lorenzo Pasi e Federico Barbieri.
L'obiettivo è quello di estendere un progetto politico anche con la città metropolitana, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. "Vogliamo consentire di fare squadra, creando un gruppo di amministratori che dialoghi sui temi" commenta Lorenzo Pasi. Genova Domani è di centrodestra? Chiedo ai consiglieri che con cauta convinzione rispondono di "sì, che si ritrovano nella politica del sindaco Bucci e anche in quella del presidente della Regione Giovanni Toti". Come dire, siamo pronti a lavorare per i progetti civici di centrodestra. Quello che è sicuro, e lo hanno ribadito a gran voce, è che in questo progetto non ci sarà un capo da Roma "che ci dica cosa fare".
Esisterà un direttorio composto da cinque persone, che non saranno prevaricanti l'una sull'altra, ma saranno paritetici. Parola d'ordine quindi: orizzontalità. "Non ci sarà un capo ma un insieme di competenze che partono dal civismo - aggiunge il consigliere comunale Federico Barbieri -. Tre i punti cardine da cui non ci dovremo mai scostare: democrazia, partecipazione e digitale". È stato così firmato un documento che certifica la nascita del comitato politico, nella giornata in cui è stata eletta l'avvocato Barbara Grasso, presidente dell'associazione Genova Domani. "Questo è stato un progetto forte fin dall'inizio, ma adesso lo è ancora di più, proprio per la coerenza che Lorenzo e Federico hanno avuto con la loro carica. L'inclusione per noi è fondamentale" ribadisce Barbara Grasso. Insomma, Genova Domani è un progetto aperto al contributo di chi fa politica, in un'area moderata, liberale, centrista e riformista.