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Politica

Martedì vertice a Roma durante i voti per il Quirinale. Toti: "Almeno il 30% dei ricoverati conteggiati per Covid sono asintomatici e si trovano in ospedale per altri motivi"
3 minuti e 6 secondi di lettura
di Andrea Popolano
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GENOVA - L'appuntamento è per martedì 25 gennaio. Mentre in Parlamento si cerca la quadra per la scelta del nuovo Presidente della Repubblica i governatori delle Regioni italiane faranno 'pressione' sul Governo per convincere il ministro alla Salute Roberto Speranza a cambiare una volta per tutte le regole che riguardano la gestione dell'emergenza Covid. Tre temi su tutti: cancellazione delle zone colorate, rivisitazione dei conteggi pazienti Covid negli ospedali e infine le regole della scuola con tamponi e quarantene.

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha affrontato la questione e ha ribadito come ancora una volta le Regioni sono unite nel convincere il Governo a cambiare le regole valutate come superflue e superate dalle nuove disposizioni. "Riteniamo alcune regole ormai pleonastiche come la divisione in zone colorate - spiega Toti -. Abbiamo di fatto diviso le persone in vaccinate con due dosi, in vaccinati con dose booster e non vaccinati, questo è il nuovo parametro. La divisione in zone colorate ormai non cambia nulla per chi è vaccinato". La Liguria intanto anche dopo l'ultimo report resta in zona gialla. La quarta ondata è arrivata al suo picco in Liguria come affermato dal direttore del dipartimento di Igiene dell'Università di Genova Giancarlo Icardi.

Covid, Icardi: "Picco raggiunto in Liguria"

Tuttavia ci sono anche i casi di chi fa i test casalinghi, risulta positivo e si mette in auto-quarantena senza comunicare alle Asl l'avvenuto riscontro della positività al Covid. Cosi sempre più diffusi come spiegato dal direttore di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano Marco Galli a Sky tg24: "Tanti positivi non fanno il tampone o lo fanno in modo privato senza dichiaralo" precisando che quindi potremmo non essere nel picco della quarta ondata. Tra le problematiche da affrontare c'è anche quella dei 'positivi fantasma', persone cioè che hanno avuto il Covid, lo hanno segnalato, sono guarite ma non hanno avuto il tampone che certifica la guarigione e quindi pur avendo gli anticorpi sono senza green pass. Dalla Liguria è partita una lettera diretta al ministero per fare chiarezza anche su questo punto. 

Covid, 'positivi fantasma': Toti chiede al Governo di intervenire 

La seconda questione che verrà affrontata martedì tra Regioni e Governo sarà quella del conteggio dei pazienti Covid ricoverati. Esperti e governatori chiedono vengano riviste le modalità. "Almeno il 30% di pazienti nelle nostre corsie che sono positivi al Covid sono asintomatici e ricoverati per altre patologie diverse dal Covid, come traumatologia o altro - spiega Toti -. Contare questi come pazienti Covid per determinare la pressione che la malattia impone al sistema sanitario riteniamo sia francamente poco corretto".

Anche l'infettivologo genovese Matteo Bassetti ha calcato la mano su questo punto chiedendo un intervento da parte del Governo anche per semplificare la gestione delle quarantene. Governo che comunque sta aprendo più di una porta alla rivalutazione dei casi così come quella delle zone colorate.

Bassetti: "Il Paese è bloccato dalle quarantene"

L'ultimo punto che verrà affrontato mentre si discute anche del prossimo occupante del Quirinale è quello che riguarda la scuola. I casi di contagi e di classi in quarantena sono in costante aumento: oltre 640 nella sola Liguria. Le famiglie devono fare i conti con la didattica a distanza e le difficoltà tecnologiche che dopo due anni non sono state risolte.

Tra did e dad, preferisco il rumore del mare

Le nuove regole delle quarantene per livello di istruzione così come quello per i tamponi sta creando confusione a detta dei governatori. E allora il presidente di Regione Liguria chiede che anche questo punto trovi regole più semplici. "Francamente l'impianto complessivo delle norme e l'uso del tampone è qualcosa di molto complesso che il sistema sanitario e scolastico faticano a reggere. Sarebbe opportuno che la prossima settimana il Governo decidesse di metter mano a queste regole" conclude il governatore Ligure.

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