GENOVA - Torna l’Assemblea annuale dell’Anci. Il titolo scelto quest’anno è “Tre colori sul cuore. I sindaci uniscono l’Italia”. La giornata inaugurale si svolge nel padiglione Blu della Fiera di Genova alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: Primocanale in diretta per raccontare l'evento.
Alle 17:30 ha fatto il suo ingresso nel padiglione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accolto con un lungo applauso di tutti i presenti, che prima di entrare in sala ha incontrato i parenti delle vittime del crollo di Ponte Morandi. La cerimonia si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime di tutte le guerre.
L'intervento del Presidente è iniziato alle 19:10. Dopo i saluti e i ringraziamenti istituzionali, il presidente Mattarella ha iniziato il suo discorso definendo "un'opera efficace, autorevole e sempre indipendente al servizio dei comuni e dell'Italia" la presidenza di Anci da parte di Antonio Decaro. "Saluto il sindaco di Genova, capitale oggi dei comuni d'Italia, città che ha saputo affrontare la tragedia del ponte Morandi, che resta una ferita insanabile per tutt'Italia - ha proseguito -. I comuni sono l'articolazione capillare dei valori della Repubblica. Più delle altre istituzioni hanno le responsabilità del contatto diretto con chi vive nei loro territori. Passa da qui la tenuta della coesione sociale e lo sviluppo dell'Italia. Sono istituzioni dinamiche, non statiche. I rapporti con le altre istituzioni ne traggono vantaggio. Con le loro esperienza, sono la prefigurazione di ciò che spesso viene raccolto nelle scelte di Governo. Comuni sono termometri immediati dello stato di salute della nostra comunità, situazioni di crisi e testimonianza di quello che serve, i comuni sono una necessità e una ricerca di risposte, lo sono stati sino allo sviluppo dell’Unità d'Italia".
"La storia dell’Italia, la sua bellezza: tutto è plurale e la diversità accresce il valore del nostro Paese e dà voce alla Repubblica - prosegue il Presidente -. La costituzione pone al centro la persona, l’uguaglianza. Ora il Pnrr costituisce qualcosa di storico per il nostro Paese. Più del piano Marshall del dopoguerra, innovare e migliorare l’Europa. Coesione sociale e miglioramento delle infrastrutture, ridurre le distanze con l’alta velocità. Abbiamo iniziato nel 2000 e bisogna completarle. Cambia modo di vivere e di abitare per migliorare la qualità della vita delle famiglie italiane. Risolvere il problema dei divari e incrementare la strategia che superi i comportamenti stagni. Per centrare gli obiettivi dei piano serve per cooperare con il massimo impegno. Avete rivendicato i compiti che vi erano stati assegnati e raggiunte le tappe previste. Questa partita è cruciale. Intervenire come pronto soccorso i comuni senza avere certezza delle risorse necessarie pensiamo sì flussi migratori. Ciascuno deve fare al meglio la sua parte".
"È necessario - conclude - avere visioni di ampio respiro con cui ci si confronta da anni. Il lavoro è sempre più complesso e impegnativo. Solidarietà ai sindaci che hanno subito minacce e continuano nel loro lavoro con sacrificio e dedizione. La Repubblica è consapevole del lavoro che rendete al paese. È da voi che riparte la fiducia, che parte dal lavoro completo".
L'apertura della cerimonia è stata affidata ad un videomessaggio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Dopo i saluti istituzionali, Meloni ha ribadito "il ruolo fondamentale dei sindaci, un mestiere che se fatto come si deve non conosce pause, che spesso vuol dire trovare con mezzi spesso insufficienti soluzioni rapide ai problemi. Il Governo è profondamente grato a ciascuno di voi. Siete il primo motore per superare squilibri e disparità che ci sono tra i territori. In questo primo anno di Governo abbiamo avviato un percorso per non lasciare soli i comuni davanti alle sfide che li attendono. Il Governo presterà attenzione alle osservazioni e ovviamente anche alle critiche che arriveranno da queste giornate di lavoro". Poi annuncia: "Sulla responsabilità degli amministratori locali e il fenomeno della paura della firma che paralizza l'attività amministrativa dei comuni e impedisce di dare risposte a famiglie e imprese, promessa mantenuta: il governo ha approvato un pacchetto di norme che interessa anche l'abuso d'ufficio che è all'esame del Parlamento, un intervento necessario per dare regole certe e permettere ai sindaci di potare avanti senza paura il loro compito"
Dopo Meloni è intervenuto il sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria Marco Bucci, che ha ringraziato gli oltre tremila sindaci presenti. "Oggi è una festa - ha dichiarato -, grazie per aver voluto festeggiare i 40 anni di Anci insieme a noi. L'inno d'Italia è stato scritto da genovesi ed è stato suonato per la prima volta in una chiesa di Genova, Nostra Signora di Loreto a Oregina. L'inno francese si chiama 'la Marsigliese' perché è stato suonato la prima volta a Marsiglia, potremmo chiamare il nostro 'la Genovese'" scherza il sindaco, che poi sottolinea gli scopi dell'assemblea: "Fare network e collaborare alle sfide del futuro. Fare bella una città significa fare bello un pezzo dell'Italia. Abbiamo sfide tecniche, la burocrazia, dobbiamo creare città 'smart', mettere a terra i progetti del Pnrr e dare alle nostre città dimensioni nazionali e internazionali. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare tutti assieme per raggiungere l'obiettivo. Siamo qui perché i cittadini ci vedono come interfaccia con la pubblica amministrazione. Parlano con noi, hanno bisogno della nostra fiducia. E noi chiediamo alle autorità nazionali di avere fiducia in noi. A Genova abbiamo una storia, purtroppo nata da una grande tragedia (il crollo del ponte Morandi, ndr), che dimostra che le cose si possono fare nei modi e nei tempi giusti". Poi il sindaco ha avanzato al presidente nazionale di Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro la proposta anticipata ieri a Primocanale della creazione di una 'Anci del mare': "I comuni che hanno in comune il mare possono fare un circolo che può poggiarsi sul mare. È un vanto fondamentale per noi e per tutte le città che sono marine". Poi conclude: "Non andate via da qui senza aver assaggiato le trenette al pesto e la focaccia e ricordatevi che Genova sarà capace di abbracciarvi lo ha detto in passato e lo può fare ancora adesso. Qui porto sicuro ieri oggi e nel futuro".
"Cari sindaci è un onore ospitare qui a Genova, dove avremmo voluto farvi trovare il sole - ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti -. È comunque una bellissima giornata: qui c’è il meglio della repubblica italiana con il presidente che rappresenta il volto migliore, i sindaci del territorio. Questa è la forza del nostro paese e di quello che voi rappresentate. È un momento complesso sia sul fronte internazionale che in quello nazionale e interno dove le opportunità passano per il nostro paese: fondi del Pnrr in primis, la capacità di rendere più efficiente la pubblica amministrazione ed essere più attrattivi per i nostri giovani. Questi gli argomenti di cui si parlerà in questi giorni". Poi si rivolge al Presidente Mattarella: "Nel 2018 lei era venuto qui nel padiglione per la tragedia del Morandi, ma qui è segnata la grande strada che abbiamo fatto in questi anni, con il contributo che abbiamo dato come regione e come comune".
Dopo il presidente Toti è intervenuto uno dei cittadini più illustri di Genova, l'archistar Renzo Piano: "Benvenuti a Genova, siete bellissimi - ha esordito -. Questa è davvero una grande famiglia e io ho sempre avuto una grande ammirazione della politica che viene dalla polis. Voi guardate la realtà delle cose, siete fonte di ispirazione e di bellezza per quello che fate. Parlare di bellezza sembra frivolo, superficiale, ma non è vero. La bellezza è qualcosa di forte, di importante: anche la parola bello non rappresenta solo quello che è bello da vedere. Bello è molto più che bello. La bellezza si applica nelle cose vivibili e in quelle invisibili: si applica a tante cose, alla solidarietà che è parente stretta del convivere e della convivenza. La città è una versione straordinaria, una invenzione del ruolo. Le periferie sono sempre raccontate come luoghi scommessa di questo secolo, salvaguardare i centri storici è stata una scommessa e l’obiettivo è salvaguardare le periferie. Costruire infrastrutture, metropolitane, costruire i mezzi di trasporto, università e ospedali, luoghi per la gente, e poi bisogna anche rammendare… non è un rattoppo ma una operazione delicata. Piantare alberi, fare progetti partecipati. La partecipazione è importante".
MERCOLEDI' 25
La giornata di mercoledì 25 di ottobre si aprirà con il panel dedicato alle grandi infrastrutture, con la partecipazione del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio e del vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro per le Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
Visioni e programmi per andare oltre la crisi energetica al centro del secondo panel della mattinata. Interverranno il ministro per la PA, Paolo Zangrillo, il titolare del dicastero dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e i ministri dell’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Il pomeriggio del 25 ottobre spazio alla sessione dedicata alla digitalizzazione. Previsti gli interventi del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’innovazione tecnologica Alessio Butti e della ministra del lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone.
Pnrr e Comuni nel panel conclusivo della seconda giornata. Il punto di vista dei sindaci sarà portato all’attenzione del ministro per gli Affari europei e il Pnrr, Raffale Fitto, del commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni e del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
GIOVEDI 26
Nella giornata conclusiva, giovedì 26 ottobre, al panel sui bisogni sociali delle Comunità interverranno il ministro della Salute Orazio Schillaci e i ministri per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi per le Disabilità, Alessandra Locatelli, e dell’Agricoltura e sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.
Di turismo, cultura e difesa del territorio i sindaci parleranno nell’ultima sessione con il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, con il ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanché e con il ministro dell’Economia e delle Finanza, Giancarlo Giorgetti.
Le conclusioni della quarantesima assemblea annuale dell’Anci saranno affidate, come di consueto, al presidente e sindaco di Bari, Antonio Decaro.