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Politica

4 minuti e 18 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - É iniziata con la protesta della minoranza la discussione del piano socio sanitario di regione Liguria. A dare il via allo scontro il capogruppo del Partito democratico Luca Garibaldi che ha accusato la giunta di aver presentato un piano diverso da quello che Alisa avrebbe proposto al ministero. É stato così chiesto alla maggioranza di sospendere e di riaggiornare gli emendamenti in Upi, che poi sarebbero stati discussi nel prossimo consiglio regionale, quello di martedì prossimo. Secondo la minoranza la giunta del presidente Toti avrebbe lavorato su 15 emendamenti senza però il passaggio in commissione Sanità. Per questo motivo i partiti dell’opposizione si rifiutano di discutere questo piano socio sanitario. L’opposizione ha minacciato di procedere al Tar.

Il consigliere regionale Roberto Arboscello ha chiesto che “le note inviate da Alisa al Ministero vengano fatte leggere in aula”. É intervenuto poi Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa: “Stiamo votando su un testo che non andrà al Ministero, non su quello ufficiale, è questo è un atto grave, non politico ma legislativo”. A parlare per la maggioranza il capogruppo di Cambiamo con Toti Angelo Vaccarezza: “Noi siamo sfavorevoli a un Upi, perché ne abbiamo già parlato in una stanza senza telecamere e non avete detto le stesse cose, solo perché non c’è la stampa. Siete arrivati qui perché così uscite sui giornali. Quindi per noi è inutile fare un’altra Upi, se avete qualcosa da dire dicevo direttamente qua”. 

“Noi stiamo discutendo di una pregiudiziale, noi stiamo discutendo del fatto che il documento è uscito dalla commissione e la procedura non è stata seguita, ve la siete imposta perché questo atto deve essere fatto in aula” commenta il capogruppo dem Luca Garibaldi. 

Il consigliere regionale del gruppo Misto, capogruppo di Azione Pippo Rossetti, chiede che venga mostrato il documento ufficiale che arriverà sul tavolo del ministero della Salute. “Vogliamo almeno avere contezza, visto che dobbiamo votare. Avere contezza anche dell’altro documento è fondamentale. Se è così bisogna averne contezza, dovete farci avere la documentazione, oggi quale votiamo? Quello che ritiene la presidenza del consiglio? Chiediamo di essere rassicurati”.

In aula alle 12.40 si è votata la pregiudiziale sulla illegittimità della presentazione del piano socio sanitario. 19 i contrari, 12 i favorevoli. La maggioranza vota compatta contro la proposta della minoranza.

Cinque minuti dopo si è votato sulla possibile sospensione del consiglio regionale: 19 contrari, 10 favorevoli. Proseguono i lavori dell’aula, anche in questo caso la maggioranza ha votato compatta. 

Alle 12:50 la seduta è stata sospesa dopo che i consiglieri Gianni Pastorino di Linea Condivisa e Fabio Tosi e Paolo Ugolini del Movimento 5 Stelle si sono seduti al centro dell'aula in segno di protesta.

I lavori sono ripresi attorno alle 14:30 con la relazione di maggioranza del presidente commissione Sanità Brunello Brunetto (Lega) e le relazioni di minoranza di Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Luca Garibaldi (Pd), Fabio Tosi (M5S), Sergio Rossetti (Gruppo misto - Azione), Roberto Arboscello (Pd).

"Il nuovo piano socio sanitario della Regione Liguria  2023–2025, che andiamo ad approvare oggi in Consiglio regionale, può essere considerato un documento che rivoluziona la visione del territorio e che ha per obiettivo una completa riorganizzazione dell’offerta sanitaria - ha detto Brunetto -. Si mira a una presa in carico globale di tutti i bisogni sociali, sociosanitari e sanitari dei liguri, attraverso la semplificazione degli accessi alle cure e ai servizi, grazie anche allo sviluppo di sistemi di assistenza e monitoraggio a distanza in diversi ambiti".

Critiche invece le opposizioni col Pd che ha parlato di "Piano che dimentica la persona e che andrebbe completamente riscritto" e ha accusato Toti di "di anestetizzare completamente gli elementi di discussione e di tensione sulla sanità, diluendoli in scelte che smontavano pezzo a pezzo gli elementi essenziali della sanità pubblica"; attacca anche il Movimento 5 Stelle: "Il privato - ha dichiarato Tosi - si mangia il pubblico con il benestare della politica".

Doveva essere una vera e propria battaglia quella che si sarebbe consumata in consiglio regionale per la discussione del piano socio sanitario proposta dalla Regione e così è stata, ancora prima di iniziare. Il piano socio sanitario 2023-2025 è un documento di programmazione delle attività territoriali e ospedaliere per quello che attiene gli aspetti sanitari e socio sanitari per tutta la Liguria.

Rappresenta lo strumento di programmazione strategica e di definizione degli obiettivi della sanità pubblica e costituisce, insieme ai Piani Organizzativi Aziendali (Poa) e i documenti di interlocuzione con il ministro della Salute sul decreto ministeriale 70 e 77, il pilastro dell’architettura del sistema sanitario regionale.

Dai pronto soccorso ai punti nascita, passando per le case di comunità, fino ad arrivare alle centrali operative territoriali. Questi e molti altri i temi al centro del piano che verrà presentato da Regione Liguria. In consiglio regionale saranno centinaia gli emendamenti che verranno presentati dall'opposizione, ogni partito con le proprie proposte e i propri interventi, per questo quello che si prevede è un consiglio a oltranza che partirà alle 10 e proseguirà fino a tarda sera/notte. Solo il Partito democratico ne presenterà, da solo, un centinaio (LEGGI QUI).

E che sarebbe stato un consiglio regionale infuocato lo dicono anche i fatti di ieri, ovvero le immagini circolate dei pronto soccorso sovraffollati, con le foto dei pazienti sdraiati a terra sulle barelle al Ps del Galliera (LEGGI QUI).