GENOVA - Giovanni Toti non ha alcuna intenzione di rientrare in Forza Italia: la risposta del Governatore è arrivata a 24 ore dal congresso provinciale degli 'azzurri', che si è svolto a Rapallo (LEGGI QUI). Nel partito che fu di Silvio Berlusconi Toti ieri è stato il convitato di pietra e di lui si è molto parlato: il presidente di Regione può rientrare - è la sintesi del pensiero forzista - a patto che si senta uno dei tanti, che non pretenda una posizione di comando.
L'errore di fondo, forse, è stato credere che Toti stia davvero pensando di bussare alla porta di Tajani: gli ultimi movimenti, l'asse con Fratelli d'Italia per esempio, sembrano infatti tracciare un'altra rotta. E il Governatore stesso l'ha confermata: "Non ho alcuna intenzione di bussare a porte diverse dalla mia", ha dichiarato questa domenica a margine di un evento sulla disabilità (clicca sul video in alto per l'intervista completa).
Il pensiero di Toti è chiaro: Forza Italia non rappresenta una forza politica con il seguito sufficiente per costituire un vero polo moderato all'interno del centro destra, per tornare a contare è quindi indispensabile costruire un progetto diverso, che superi gli attuali steccati.
Forza Italia, invece, forte del blasone di un partito che ha più volte espresso il candidato premier (e ha ovviamente anche molto governato il Paese), continua a percepire le varie anime moderate come una galassia di cespugli da riunire a possibilmente inglobare.
Ma l'esperienza ligure insegna almeno due cose: la prima è che il progetto totiano non ha la forza per superare i confini regionali, la seconda è che le liste civiche hanno un peso decisivo per tutte le elezioni locali, regionali comprese, e non le si può ignorare se si vuole centrare un buon risultato.
Lo ha capito Fratelli d'Italia, che pure oggi con i numeri che ha potrebbe anche correre il rischio di credersi in diritto di vivere di prepotenza: Matteo Rosso, leader locale del partito di Giorgia Meloni, ha benedetto l'ipotesi di un terzo mandato di Toti a presidente della Liguria, rinsaldando l'asse tra il centro e la destra. La Lega non si è ancora espressa ma a guardare la storia dei rapporti tra Edoardo Rixi e il Governatore c'è da pronosticare una stretta di mano.
In Forza Italia la situazione è un po' diversa, come abbiamo visto, ma il partito ha comunque varie anime: c'è quella più intransigente, che evidentemente continua a considerare l'addio di Toti come una ferita, e ce n'è una più conciliante, che invece pensa che un rassemblement dei moderati sia giusto, persino doveroso. Forse quello che più di tutti si è esposto su questo piano è Mario Mascia, che rappresenta Forza Italia nella giunta Bucci (è assessore al Lavoro) e del partito è coordinatore cittadino: "Le porte sono cosi aperte che non ci sono", aveva dichiarato a Primocanale.
Insomma, da qui alle prossime regionali ne vedremo e sentiremo ancora tante.