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Politica

Il deputato e Sindaco di Bogliasco: "Bene la discussione aperta da Andrea Orlando"
2 minuti e 23 secondi di lettura
di Matteo Cantile

GENOVA – Luca Pastorino pronto a candidarsi alla presidenza di Liguria? “Sono disponibile a partecipare a questo percorso”. Che non significa l'annuncio della sua intenzione di correre ma è la conferma della centralità del deputato e sindaco di Bogliasco nello scacchiere del Partito Democratico che punta a riprendere il controllo della Regione.

Un partito, il Pd, in cui Pastorino è rientrato di recente, dopo avere clamorosamente battuto Sandro Biasotti nella corsa alla Camera dei deputati nel collegio Genova Levante: una vittoria forse inattesa che, unita al nuovo corso più progressista inaugurato da Elly Schlein, ha spinto il sindaco di Bogliasco tra le braccia dei suoi ex colleghi. Una Schlein che Pastorino giudica capace: “Sta facendo un buon lavoro, stiamo dando al nostro popolo delle parole chiave che si erano forse perdute, si avvertono buone sensazioni. E il fatto che Elly sia poco considerata dal centrodestra mi sembra un fatto positivo”.

“Siamo molto distanti dall'appuntamento elettorale ed è chiaro che l'attuale priorità dei partiti siano le elezioni europee – spiega Pastorino al Programma Politico di Primocanale – dopo quella data sarà possibile ragionare di alleanze e candidati”. Ma l'apertura del dibattito sul candidato giusto, aperta da Andrea Orlando che ha annunciato la propria disponibilità a correre, è vista da Pastorino come un fatto positivo: “Le parole di Orlando aprono una discussione che trovo giusta. Io sono disponibile a partecipare a questa discussione, a dare il mio contributo: nessuno di noi può autocandidarsi a due anni dalle elezioni e con una coalizione tutta da costruire però si possono manifestare delle disponibilità, si può fare un percorso. Io ci sono”.

Per Pastorino uno dei temi sul campo è quello della leadership del cosiddetto campo largo, quello che potrà essere composto in chiave elettorale dal Pd assieme al Movimento 5 Stelle: “Se è vero che i numeri sono così vicini – spiega il deputato – è evidente che si porrà un tema di chi dovrà guidare la coalizione. In Liguria, però, nel bene e nel male questo modello elettorale lo abbiamo già sperimentato, si può dire che lo abbiamo lanciato noi: non è stato un grande successo, lo devo ammettere, ma resta comunque un percorso condiviso che sarà utile nel prossimo futuro, ci sono tutte le premesse”.

Più difficile, non solo in Liguria ma certamente anche qui, è immaginare che il campo progressista possa allargarsi anche a Italia Viva: la coordinatrice nazionale Raffaella Paita ha infatti ribadito la propria contrarietà a una possibile candidatura di Luca Pastorino, giudicato “uomo divisivo che già in passato ha sfasciato il centrosinistra” (LEGGI QUI). “Si tratta di una posizione certamente personale, visto che Raffaella Paita pensa che le mie scelte passate l'abbiano danneggiata – dice il sindaco di Bogliasco – ma è anche il riflesso di un posizionamento politico diverso rispetto a quello che immaginiamo noi. Del resto Italia Viva sostiene Bucci nella giunta di centrodestra di Genova, difficile immaginarla con noi nel campo largo”.