GENOVA – Angelo Vaccarezza affida a un video su Facebook la risposta alle polemiche che si sono accese in Regione dopo la sua decisione di lasciare il ruolo di capogruppo della Lista Toti.
“Mi dispiace – ha detto il consigliere – che molti dei miei amici e colleghi, persone con le quali sto ancora lavorando, mi abbiano accusato di essere stato maleducato o, peggio, di essere stato il peggior consigliere del presidente. Penso che una simile opinione non sia maturata in queste ore, così si spiega quel clima di sfiducia che avvertivo ormai da tempo”.
Vaccarezza motiva la sua scelta, principalmente, con due ragioni: l'essere stato poco coinvolto da parte della Giunta (“molti progetti mi sono stati presentati senza che io vi potessi intervenire e, da buon soldato, li ho sempre difesi”) e il non ravvisare più quello spirito che aveva animato il centrodestra in Liguria nel 2015: “Allora rappresentavamo il nuovo, il gruppo politico che aveva tolto la cappa grigia che il centrosinistra aveva steso sulla Liguria nei 10 anni precedenti. Oggi non lo siamo più, siamo percepiti come la classe dirigente che decide a Genova e poi cala le decisioni sui territori”.
Tra le pieghe del suo ragionamento Vaccarezza non rinuncia a una stoccata su quella che lui ritiene essere una scarsa attenzione del centrodestra alle istanze della provincia di Savona: “Mi si accusa di avere perso le elezioni comunali ma ricordo che in regione la mia provincia ha fatto eleggere due consiglieri mentre La Spezia e Imperia ne hanno portato a Genova solo uno. Evidentemente – chiosa polemicamente Vaccarezza – nessuno di noi era abbastanza bravo per essere scelto come assessore”.
Il livello della polemica si alza ulteriormente nella ricostruzione dell'elezione del presidente della provincia di Savona Olivieri (considerato uno dei fedelissimi di Vaccarezza): “Io quella la giudico una grande vittoria, forse qualcuno preferiva perdere nella logica di svendere Savona sull'altare di altre compensazioni”.
Vaccarezza non annuncia se abbandonerà la Lista Toti ed, eventualmente, per quale altro partito ma si limita a dire che continuerà a “militare nel centrodestra”: la soluzione largamente più probabile è quella di un suo passaggio a Forza Italia, si vedrà se da solo o con quali altri amministratori locali.
L'ex capogruppo ha comunque augurato buon lavoro ai suoi due successori, Alessandro Bozzano e Ilaria Cavo, e ha detto che si augura che Toti “possa essere rieletto per un terzo mandato: potrà farlo – ha detto Vaccarezza – se recupererà lo spirito delle origini”.