Il centro destra si è dimostrato compatto sulla scelta del candidato a sindaco per la città di Sanremo Gianni Rolando e l’ingegnere 68enne, che sin da subito aveva attirato le simpatie di Andiamo!, il movimento civico fondato da Maurizio Zoccarato, non nasconde soddisfazione ma soprattutto gratitudine verso la fiducia ripostagli sia dal senatore di Fratelli di Italia Gianni Berrino sia dai sanremesi.
“ E’ una candidatura nata dai sanremesi, combattuta dai sanremesi e portata a casa dai sanremesi” ha infatti dichiarato.
Rolando, il cui nome girava da mesi, a sorpresa, poco più di un mese fa si era praticamente auto - candidato poiché dai movimenti e dai partiti che già lo sostenevano non arrivavano conferme ufficiali, ‘ giustifica’ questo gesto evidenziando che "la disponibilità ad una candidatura a sindaco, va ponderata ma soprattutto temporizzata quando il diretto interessato, come nel mio caso, è un professionista con impegni costanti. Candidarsi a sindaco significa cambiare completamente la propria vita per essere a disposizione della comunità. E’ una scelta importante che implica delle rinunce”.
Per quanto invece riguarda i punti cardine che caratterizzeranno la campagna elettorale del centro destra, Rolando anticipa che ha già “ un progetto mentale ma il programma dovrà essere condiviso da partiti e liste di appoggio. Sarà un programma molto collegiale. L’aspetto - prosegue - che ritengo di fondamentale importanza è il coordinamento generale di tutte le attività in essere a livello di lavoro pubblico, perché che secondo me non c’è un progetto generale di città, eccetto degli spot, e un coordinamento generale sul comparto turistico. Il turismo di Sanremo non è un turismo pensato all’inizio dell’ anno per tutto l’anno”.
Altro settore, sempre a detta del neo candidato del centro destra, a cui riservare ampio spazio e massima attenzione e’ il sociale.
“Sanremo - conclude - deve diventare una città d’élite europea ma deve avere un grosso occhio di riguardo verso il sociale perché negli ultimi anni c’è stato un impoverimento della classe media”,