SANTA MARGHERITA LIGURE - Un mancato tempismo, si potrebbe definire, quello che ha giocato un brutto scherzo al sindaco di Santa Margherita ligure Paolo Donadoni. Stiamo parlando del decreto elezioni appena emanato dal Governo, che consente ai sindaci dei comuni tra i 5.000 e i 15.000 abitanti di ricandidarsi al terzo mandato. Santa Margherita ligure ha 8.000 abitanti, peccato che il sindaco avesse già avviato da qualche mese un percorso per la scelta del suo successore e quindi ammette: “Se il decreto fosse uscito tre mesi fa mi sarei ricandidato, ma ormai non posso tornare indietro perché sarebbe un tradimento nei confronti di chi ha lavorato con me in questi mesi, quindi rinuncio. Il mio successore dovrà portare avanti soprattutto i progetti già iniziati e da completare e quelli già previsti”. Top secret al momento il nome del suo candidato successore, anche se in città si fa il nome di Emanuele Cozzio, attuale vicesindaco.
Di ufficiali al momento ci sono due candidati : Fabiola Brunetti, 39 anni, avvocato. Da 10 anni in consiglio comunale: “Non sono né di destra né di sinistra, piuttosto di centro, ma sono di tutti. Il mio obiettivo è costruire il programma insieme ai cittadini, che ho iniziato ad incontrare. Punterò su manutenzione, turismo, tutela degli animali da affezione e socialità”.
Guglielmo Caversazio è l’altro candidato, 27 anni, di mestiere consulente per enti pubblici: “A 22 anni mi sono candidato come sindaco e ho preso il 20% delle preferenze, questa volta andrà meglio. Sono una lista civica e mi pongo come obiettivo quello di migliorare le manutenzioni della città, di puntare all’edilizia popolare per far venire più giovani a vivere qui e a destagionalizzare il turismo anche grazie al parco di Portofino”.