GENOVA - Oggi, 5 febbraio, è la giornata nazionale contro lo spreco alimentare. Diventa così fondamentale ridurre lo spreco di cibo e, come spiega la Lega, lo è per diversi motivi: "Contribuisce a preservare le risorse, riduce l'impatto ambientale associato alla produzione di cibo e ai rifiuti, aiuta a risparmiare denaro e può supportare la sicurezza alimentare globale. Adottare pratiche responsabili può avere un impatto significativo sulla sostenibilità e sul benessere della società" si legge nella nota a firma del consigliere regionale Sonia Viale.
L'ex assessore alla Sanità già nel 2018, quando era vicepresidente della Regione, si era impegnata in prima persona sul tema con un tavolo che coinvolgeva diversi assessorati, dall'Ambiente allo Sviluppo economico, passando per la Sanità, per donare e distribuire i prodotti alimentari per solidarietà sociale e per limare gli sprechi.
A oggi, oltre il 30% del cibo totale prodotto nel mondo viene buttato. In Italia, nel 2020, sono stati buttati 27 kg di cibo a persona. In Liguria, nel 2021, quasi 46 mila porzioni di cibo non consumate sono state salvate dallo spreco. L’obiettivo 12.3 dell’Agenda Onu parla di un'impellente necessità di dimezzare lo spreco alimentare entro il 2030. Per questo motivo Sonia Viale ha depositato una legge regionale in materia.
"Adesso credo sia giunto il momento di avere una legge regionale che metta a regime le azioni da adottare contro lo spreco alimentare dando incentivi o agevolazioni fiscali alle imprese che adottano pratiche di gestione sostenibile e riduzione degli scarti; implementando programmi educativi, a cominciare dalla scuola, per sensibilizzare la popolazione, le imprese e gli operatori della filiera alimentare sullo spreco alimentare e sulle pratiche sostenibili; coinvolgendo associazioni di categoria e di volontariato per favorire la donazione di cibo invenduto - ha commentato il consigliere regionale Sonia Viale -.
Basti pensare che molti piatti della tradizione ligure e italiana nascono proprio dall’esigenza di non buttare via nulla e non fare sprechi. Occorre puntare su una legge nuova, partendo dai piani strategici regionali e dai tavoli che hanno prodotto un lavoro prezioso che non deve andare perduto, sia sulla conservazione dei cibi, che sulle agevolazioni per aziende, ad esempio, quelle che promuovono l’uso della doggy bag, anche alla luce dei dati di Coldiretti/Censis che vedono quasi un italiano su 2 (49%) pronto a chiederla al ristorante per recuperare il cibo non consumato ed evitare che venga buttato".