SESTRI LEVANTE - La politica del detto, del "metterci la faccia", ha consentito a Claudio Muzio, consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia, di giocarsi con successo la carta Solinas a Sestri Levante. Il sindaco attuale infatti, ha sparigliato il tavolo e ha battuto al ballottaggio, nella scorsa primavera, il candidato di centrosinistra Marcello Massucco, lasciando fuori dalla porta quello di centrodestra, sostenuto da tutti i partiti, Diego Pistacchi. Una partita giocata a scacchi dallo stesso Muzio che oggi, sulla scia della polemica legata al Riff (Riviera International Film Festival), non le manda a dire e si scaglia contro la polemica imbeccata dal consigliere comunale della Lega Paolo Smeraldi. Al centro del battage le parole del consigliere "controcorrente" del Carroccio che ha accusato la giunta di Solinas (civica ma più vicina al centrodestra ndr) di non essersi imposta di fronte al nome di Susan Sarandon al Riff.
"Sarandon è di sinistra e nulla è cambiato rispetto alle edizioni precedenti, gestite dalle giunte di sinistra" aveva tuonato sul proprio profilo Facebook Smeraldi. Una diatriba che era già stata materia di scontro durante la campagna elettorale dello scorso anno. La destra accusava il Festival di essere di sinistra, nel marchio della giunta dell'ex prima cittadina e oggi deputata del Partito democratico Valentina Ghio. A smorzare la polemica ci aveva provato il sindaco Francesco Solinas, che a Primocanale aveva spiegato che la presenza di Sarandon era legata al suo nome di altissimo livello, come star di Hollywood e come premio Oscar, senza nessun motivo politico. Insomma, il suo concetto era chiaro: "Non c'è interpretazione politica alla presenza di un'attrice del calibro di Sarandon, che sarà a Sestri Levante per essere giurata".
Non ha dubbi Claudio Muzio, che non presta il fianco a nessuna forma di attacco nei confronti degli organizzatori del Festival: "A me non importa se un attore è di destra o di sinistra, mi importa solo la capacità di coinvolgermi e di emozionarmi e credo che Sarandon non abbia bisogno di presentazioni. È un premio Oscar che dà visibilità al nostro Comune". "Mi è parso tutto molto fuori luogo, ma questa è la punta di un iceberg che stiamo registrando da oramai troppo tempo a Sestri Levante e da cui io ho preso le distanze. E lo dico con molta franchezza" non le manda a dire Claudio Muzio, che se la prende con le "uscite inopportune" di Smeraldi.
Serve atteggiamento serio e responsabile, bisogna mettere la faccia e denunciare le cose che non vanno. Il messaggio di un politico di lunga data come Claudio Muzio a un neofita della politica come Francesco Solinas. "Credo che la politica, per avere credibilità, debba passare attraverso questi percorsi" spiega a Primocanale Claudio Muzio. Tradotto, con eleganza: buttare la polvere sotto il tappeto può oscurare i problemi e annacquarli, la polvere riemerge e allora tanto vale affrontare le questioni. "Bisogna assumere decisioni anche se difficili, ma secondo me sono utili a mantenere un equilibrio all'interno della maggioranza per dare risposte alla propria amministrazione, utili alla città" rimarca Muzio.
Non piace al consigliere azzurro, senza troppi giri di parole, l'approccio accusatorio e divisivo di Paolo Smeraldi. E allora il campanello d'allarme arriva dritto al sindaco Solinas, chiamato a mettere stop e paletti di fronte a certi atteggiamenti, all'interno della stessa maggioranza di Sestri Levante. Nel frattempo, è iniziato il conto alla rovescia per il Riff, in scena nella suggestiva location della Baia del Silenzio dal 7 al 12 maggio.