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Politica

Dopo una settimana che ha visto il terremoto giudiziario nella nostra regione, l'agende degli interrogatori dei prossimi giorni è piuttosto fitta
2 minuti e 23 secondi di lettura
di Miv

GENOVA - Dopo una settimana che ha visto il terremoto giudiziario nella nostra regione, l'agenda degli interrogatori dei prossimi giorni è piuttosto fitta.

Altri due indagati ascoltati dal gip Paola Fagioni invece si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Si tratta di Francesco Moncada, ormai ex consigliere di Esselunga, e Mauro Vianello, presidente di Enti Bacini e socio maggioranza dei servizi portuali Santa Barbara.

Il legale di Moncada, l'ex ministro della giustizia Paola Severino, ha poi parlato con una nota ufficiale: "Moncada ha affermato la propria innocenza rispetto ai fatti, ha in particolare  sottolineato che in occasione dell'incontro svoltosi il 17 marzo 2022 presso la sede della Regione ha sempre inteso agire nel pieno rispetto della legalità e in assoluta trasparenza. Come risulta dal testo delle intercettazioni, ha sempre espresso la volontà di agire 'alla luce del giorno' ed ha negato pertanto di aver aderito ad alcun patto illecito". "Quanto agli aspetti tecnici e burocratici della pratica di Sestri, - prosegue la nota - Moncada ha sottolineato che essa ha avuto un iter molto lungo e articolato, avviata a livello Comunale nel lontano agosto 2010, passato attraverso sentenze favorevoli del Tar e del Consiglio di Stato, e infine approdata in questi giorni alla fase della prima conferenza dei servizi. Di contro la pratica di Savona non necessitava di alcun passaggio regionale". "Moncada ha inoltre precisato - continua la nota - che il contratto con la Società Programmazioni Televisive S.p.A. non ha nulla a che fare con la contestazione, riguardando esclusivamente la programmazione televisiva e non la pubblicità di Terrazza Colombo". 

Attorno 12:30 è poi arrivato Aldo Spinelli, la cui convalida era slittata da lunedì scorso, in tribunale per l'interrogatorio di garanzia. Interrogatorio terminato attorno alle 14. All'uscita ha risposto alle domande dei giornalisti, dicendo "ho risposto tutto, penso di meritarmela la libertà". L'imprenditore accusato di corruzione aveva preannunciato che avrebbe parlato. L'avvocato Vernazza ha poi commentato: "si è sfogato pover'uomo e lo capisco". 

Martedì invece interrogatorio di garanzia per i due fratelli Testa, Arturo Angelo e Maurizio, ormai ex esponenti di Forza Italia in Lombardia (sono stati sospesi il 7 maggio). I due sono accusati di corruzione elettorale, aggravata dal fine di aver agevolato Cosa Nostra, entrambi sono sottoposti all'obbligo di dimora nel Comune di Boltiere (Bergamo). Alle regionali in Liguria del 20 e 21 settembre 2020, avrebbero promesso posti di lavoro per far convogliare i voti degli elettori, appartenenti alla comunità riesina di Genova e comunque siciliani, verso la lista 'Cambiamo con Toti Presidente' e verso il candidato Stefano Anzalone (che è indagato ma non colpito da 'misure').


Oltre agli interrogatori di garanzia sono previste anche le audizioni come testimone di Ilaria Cavo (che non è indagata), deputata e coordinatrice regionale della Lista Toti.

Martedì, davanti al gip della Spezia De Bellis, sarà il turno di Raffaele e Mirko Paletti, gli imprenditori milanesi, arrestati e ai domiciliari, con molti 'appetiti' a Porto Venere e sull'isola della Palmaria.