" Avevamo già stanziato un miliardo e mezzo di lire, pubblicato la gara sul 24 Ore, per completare la passeggiata delle Nazioni e collegarla con la passeggiata Imperatrice ma, quell'anno fu istituito il ministero per i Beni Culturali che revocò la licenza edilizia, già emessa." Il ricordo, o meglio, il 'rimpianto' di Leone Pippione sindaco di Sanremo dal 1984 al 1990.
Pippione, memoria storica della città dei fiori, insiste sulla necessità di grandi opere per un rilancio del comparto turistico ed economico. "Sanremo - spiega - deve recuperare il fronte mare, da Capo Verde a Capo Nero, perché la ricchezza può venire affacciandosi al mare, per molti anni compromesso dalla presenza della ferrovia. Ora che la strada ferrata non c'è più è tempo di riqualificare l'intera area anche attraverso la realizzazione di garage sotterranei."
Altra opera da considerare, sempre secondo l'ex sindaco, il Palafiori. "Sanremo, prima o poi, dovrà rispondere del fatto che per i romani è difficile raggiungerla, la Rai ' morde amaro' perché il marchio del Festival è del comune. Noi, con le convenzioni, avevamo messo da parte oltre 9 miliardi di lire utilizzati dalle successive amministrazioni per fare il Palafiori ma non - sorride - quello che intendevo io. Hanno fatto alcune cose non risolvono il problema. Bisogna fare come i giapponesi: prendere un pullman, andare a Cannes, fare la fotografia del palazzo del cinema e rifarlo a Sanremo. Bisogna guardare lontano altrimenti , prima o poi, cadrà anche la possibilità di affittare l'Ariston per fare il Festival."