Un intervento ricco di emozione, nella voce e nelle parole, quello di questa mattina del sindaco di Genova Marco Bucci a Primocanale, dopo i tanti messaggi e telefonate ricevuti in questi giorni nel corso delle dirette. La sua voce si chiude con la commozione di chi ha voglia di ripartire presto e sente l'affetto dei suoi cittadini, rinchiuso tutto nella sua frase: "Chi va per mare sa che dopo quello agitato arriva il mare calmo".
E' Enrico Cirone, nel corso di "Al servizio del pubblico" in diretta tv su Primocanale sabato mattina alle 10.30 a collegarsi telefonicamente con il sindaco Bucci, ricoverato all'ospedale Galliera di Genova da lunedì scorso dopo un intervento per una metastasi linfonodale da neoplasia cutanea. "Meglio sentire la voce perché la faccia non è così bella", scherza subito Bucci. Per poi dare notizie sulle sue condizioni: "Va molto meglio, adesso faccio già fisioterapia, mi alzo da solo, sono di uscita domani pomeriggio per andare a votare e la settimana prossima faccio qualche capatina in comune".
Il sindaco non ha nascosto la malattia e anzi ha subito comunicato ufficialmente il suo stato: "C'è una necessità - spiega il sindaco a Primocanale - i genovesi devono sapere cosa succede sennò vivono nell'incertezza. E' necessario dire la verità ed essere trasparenti. Le difficoltà le hanno tutti, anche il sindaco, l'importante è superarle".
La neoplasia cutanea, spiega Marco Bucci, sarebbe dovuta alla prevenzione mancata in giovinezza: "A quanto mi dicono i medici il problema è dovuto a quando tra i 20 e i 35 anni andavo in montagna e non mettevo mai creme o cappelli. Sono cose che vedi 30 anni dopo: il mio problema è stata l'esposizione al sole che consiglio a tutti di non fare: bisogna mettere creme, magliette, protezioni, io l'ho imparato".
E' Enrico Cirone a chiedere al sindaco di Genova cosa manca di più in questi giorni: "Non nascondo che c'è dolore e ci sono sensazioni difficili, la ferita è molto lunga, sono quasi 40 centimetri. Va tutto bene ma non è uno scherzetto... Queste cose vanno sopportate in silenzio".
L'affetto - anche attraverso Primocanale - e i messaggi di pronta guarigione sono tanti:
"Molte persone che non mi hanno votato mi hanno scritto e in effetti questo dovrebbe essere il sistema con cui si parla con l'amministrazione. Un conto è quando si vota, ma dopo è inutile fare la guerra. Occorre lavorare insieme per aumentare il benessere della città e della comunità".
Un ricovero e un intervento in un momento storico, politico e amministrativo molto difficile per la Liguria: "C'è chi pensa che Genova sia ferma invece non è vero. Abbiamo guadagnato credibilità in questi 7 anni e adesso sarebbe uno scempio se la perdessimo. Dobbiamo andare avanti in ogni caso e far capire che a Genova si lavora e si lavora bene, questo indipendentemente dai risultati delle indagini, che io non commento", continua il Sindaco a Primocanale.
L'intervista proprio nel giorno in cui si aprono i seggi elettorali: "Il voto europeo sarà importante per le ricadute delle leggi europee sulla nostra regione, per gli effetti delle decisioni prese in Europa. Dobbiamo essere in grado di mandare la nostra voce in Europa per far sì che si prendano decisioni giuste per il nostro territorio".
Ma il sindaco è già pronto e concentrato sui prossimi obiettivi: "Ci sono tre cose che necessitano di attività importanti: il secondo pezzo della diga che deve essere approvato, concludere con la gara per lo Skymetro e la funivia. Quando queste tre cose saranno partite saremo più tranquilli", commenta Bucci.
Che sul finale si emoziona e ricorda, da marinaio, che "Chi va per mare sa che dopo il mare agitato arriva il mare calmo". Prima di congedarsi, con un "a presto, per tutti".
(Foto credits Martina Orsini/YCI 2023)
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci