A commentare i dati delle europee, le ripercussioni sulla politica anche italiana e i dati dell'affluenza ai seggi in Italia e in Liguria a Primocanale è il professor Giampiero Cama, ordinario di scienza politica all'università di Genova. "Gli equilibri del Parlamento Europeo non sono cambiati moltissimo ma la rilevanza è dovuta al fatto che l'ascesa delle destre è più significativa in alcuni Paesi centrali dell'Unione Europea come Germania e Francia: non contano solo i numeri dei voti ma anche la composizione dei governi e se dovesse cambiare l'equilibrio politico in alcuni paesi come la Francia, cambierebbe anche l'equilibrio europeo", commenta il professore.
Continua Cama: "La partita si gioca anche a livello nazionale dei singoli stati, anche in Italia. L'equilibrio spostato a livello di governi potrà rallentare o meno il processo di integrazione europeo su materie delicate come la fiscalità e la politica estera di difesa. Si poteva pensare a una avanzata delle forze sovraniste tale da cambiare anche la maggioranza potenziale ma questo non è avvenuto. C'è un relativo indebolimento della maggioranza Ursula ma non così significativo. Potrebbe giocare un ruolo anche la nostra Premier e fare da ponte tra la vecchia maggioranza Ursula e la destra più estremista, quasi un ruolo di "grande elettrice" della Von der Leyen".
Il voto delle europee è una fotografia della situazione politica italiana e dei suoi nuovi equilibri a due anni dalle ultime politiche: "In Italia il governo si è rafforzato, dentro al governo si rafforza ancora di più la leadership della Meloni che non è più contestabile. Sicuramente è importante il cambiamento di rapporto di forza tra Forza Italia e la Lega, simbolicamente il risultato di Forza Italia è una piccola sorpresa e consolida la sua posizione di perno nella colazione. Dentro i partiti Salvini si difende rispetto alle contestazioni interne. Nell'altro schieramento c'è stato un terremoto: la competizione per la leadership è stata vinta dalla leader Schlein ed è inevitabile che il perno di uno schieramento alternativo non potrà che essere il Partito Democratico. La Schlein si è consolidata enormemente, ha fatto una campagna energica. Ne esce invece fortemente ridimensionato nelle sua ambizioni di leadership Giuseppe Conte e il Movimento 5 Stelle".
L'astensione in Italia resta alta, il professor Cama ne illustra le ragioni: "Nell'astensione concorrono diversi fattori: il primo è il disinteresse verso la politica, la delusione e infine la protesta. L'elemento della disillusione e protesta è molto forte, teniamo anche conto che in molti comuni c 'erano anche le comunali e questo dimostra che senza l'astensione sarebbe stata anche più alta. Cosa è mancato alla campagna elettorale? Una campagna focalizzata sui temi europei".