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Politica

Alla fine è stata concessa De Ferrari alla presenza dei leader nazionali Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni
2 minuti e 57 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - Non c'è stata ancora l'annunciata manifestazione di giovedì prossimo ma il clima che si respira ai piedi della Lanterna sembra quello delle grandi occasioni, con uno scontro frontale tra maggioranza e opposizione, sia in Regione che in Comune. La piazza fermata dal centrosinistra è quella di De Ferrari, nel cuore della città, ma i progressisti hanno accusato palazzo Tursi di non voler concedere il suolo. E a meno di 48 ore dal pomeriggio di protesta organizzato da Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle, Avs e liste di sinistra, (a cui prenderà parte anche Azione ndr) mancava ancora l'ufficialità dell'evento alle 17.30 sotto la sede della Regione. Nel frattempo è arrivato l'ok dei big nazionali, da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli passando per Elly Schlein e Giuseppe Conte. Conferma che non poteva prescindere, adesso, da un forfait dell'ultimo minuto che comporterebbe una debacle politica per il campo largo. 

"Respingiamo con forza le accuse che arrivano dalle minoranze in Regione e in Comune che vorrebbero fare passare come un presunto attacco alla democrazia la richiesta, corretta e legittima, degli uffici comunali a presentare una documentazione necessaria per lo svolgimento di una manifestazione con palco in piazza De Ferrari - si legge nella nota della giunta comunale in merito alla richiesta di documentazione per la manifestazione politica in piazza De Ferrari -. Come è stato correttamente riferito dagli uffici comunali, per l’occupazione della piazza era necessaria la richiesta alla competente Questura, che è stata trasmessa solo oggi: per il palco questo pomeriggio il Comando della Polizia Locale ha ricevuto una documentazione ancora parziale dalla segreteria del Pd che ancora non ha provveduto a inoltrare 'la certificazione a norma degli impianti', ovvero del palco. Gli Uffici comunali e in particolare quelli della Polizia Locale sono in contatto con la segreteria politica a cui fa riferimento l’organizzazione della manifestazione e ha fornito dettagli tecnici per il disbrigo della pratica. Come si evince anche dall’ultima mail, la segreteria dell’organizzazione ha scritto nero su bianco che 'non abbisogna per l’espletamento della manifestazione il parere della giunta comunale', smentendo in sostanza le dichiarazioni ufficiali di alcuni esponenti politici di minoranza. Gli uffici della Polizia Locale hanno anche dettagliato alla segreteria organizzatrice l’elenco di certificati e certificazioni necessari.

Chiariti questi aspetti di natura tecnica, auspichiamo che gli organizzatori della manifestazione e in particolare certi esponenti politici di minoranza la smettano di scaricare sugli uffici comunali - che hanno dimostrato grande disponibilità nei confronti dei richiedenti - responsabilità della propria incapacità e ritardi nel presentare una semplice documentazione per una manifestazione di piazza, un disbrigo di pratiche che associazioni ed enti fanno abitualmente, senza scomodare i temi della democrazia o addirittura arrivare a bollare le regole che valgono per tutti i genovesi come 'comportamenti scorretti, servili e vergognosi' o atti di sabotaggio. Chi lancia queste accuse dovrebbe vergognarsi se pensa di stare sopra le regole, attaccando chi le fa semplicemente rispettare per la sicurezza per altro di tutti i partecipanti".

E dopo un botta e risposta anche via social, tra assessori e consiglieri, arriva la conferma ufficiale anche da parte dei partiti di centrosinistra.“Nonostante i tentativi ripetuti di impedire la nostra manifestazione con motivazioni del tutto strumentali, con l’autorizzazione delle autorità competenti, e con buona pace di chi – nella Giunta Bucci-Piciocchi – avrebbe voluto imbavagliarci, giovedì 18 luglio alle ore 17:30 saremo in Piazza De Ferrari. Con noi Elly Schlein, Giuseppe Conte, Angelo Bonelli, Nicola Fratoianni e tante e tanti altri. Per ribadire una volta ancora che la Liguria ha diritto a un futuro!” il messaggio veicolato dal campo progressista. 

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