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Politica

1 minuto e 41 secondi di lettura
di Matteo Cantile

Perché non si sblocca la candidatura di Orlando? Perché un accordo nazionale tra i vari soggetti politici che dovrebbero comporre il ‘campo largo’ ancora non c’è e le trattative, nonostante le pagine di stampa che devono essere riempite anche nella settimana di ferragosto, sono chiuse per ferie.

Da lunedì ripartiranno i veri confronti, specialmente tra Pd e 5 Stelle e dai corridoi dei grillini o ex tali si sussurra che “sicuramente in un tempo ragionevole troviamo la quadra, valutando anche la possibilità di mettere sul tavolo una nostra candidatura. Che non sarebbe assolutamente contro Orlando ne avrebbe veti del tipo ‘o il nostro candidato o morte’ ma sarebbe semplicemente una messa a disposizione della coalizione di un secondo nome sul quale riflettere. Ma a prescindere da questo chiuderemo in fretta”.

C’è poi aperta una forte trattativa interna al Pd perché Orlando non è osteggiato ma non è nemmeno gradito da tutti e più che altro si stanno concordando le posizioni di potere richieste da vari esponenti Pd a Orlando e Natale in caso di vittoria. Le partite aperte sono molte e gli appetiti dei vari esponenti Dem tanti, visto che da molti anni sono fuori dai ruoli di potere anche delle controllate della regione, considerati anche più interessanti di una candidatura visti gli incarichi di grande responsabilità e i ricchi compensi.

Infine c’è la partita Sansa da scoprire.

Ferruccio Sansa non avrebbe alcuna voglia di misurarsi nella campagna elettorale e vorrebbe entrare nella lista di Alleanza verdi e sinistra che però non lo gradirebbe. Non è quindi chiaro che cosa farà l’ex giornalista del Fatto che avrebbe anche pensato ad una sua candidatura come presidente ma vorrebbe comunque un ruolo forte nella futura Regione, considerandosi il vero ‘padre’ dell’inchiesta giudiziaria sulla Liguria e volendo imporre anche al Pd e a tutti gli alleati la sua linea molto rigida (in caso contrario fioccherebbero critiche continue alla sua coalizione). Sansa non sarà un compagno di squadra semplice da gestire: né per il Pd, né per gli altri partecipanti al campo largo.