GENOVA - Da settembre si entrerà nel vivo della campagna elettorale in vista delle elezioni regionali in Liguria. Nel campo largo la discussione è aperta ma il nome da portare avanti ancora non è stato deciso in maniera univoca, così come chi farà parte o meno della coalizione da contrapporre al centro-destra.
"Bisogna fare presto" spiega il deputato dem Andrea Orlando, candidato in pectore per il centrosinistra alle prossime regionali. L'ex ministro Orlando invita la coalizione rimasta all'opposizione per nove anni a velocizzarsi per "non perdere tempo prezioso e indicare soluzioni e proposte concrete ai liguri e al sistema economico e sociale della regione". Un appello che arriva da Santo Stefano d'Aveto, dove Orlando ha tenuto l'orazione ufficiale per la commemorazione di un partigiano ucciso 80 anni fa dai nazifascisti.
"La sfida per la rigenerazione in Liguria richiede uno sforzo di consapevolezza da parte di tutte le forze politiche che lavorano per l'alternativa al centrodestra - ha detto -. Un lavoro che necessita di un confronto programmatico serio e rigoroso che richiede tempo e che non può essere lasciato in standby dopo che i consiglieri regionali di opposizione hanno già fatto un primo punto". Gli obiettivi sensibili, che secondo Orlando richiedono politiche "nettamente alternative a quelle messe in campo dal centrodestra" riguardano tra l'altro sanità pubblica, crisi industriali, diritto alla mobilità, aree interne, lavoro di qualità, infrastrutture strategiche.
Ma ci vuole tempo, quindi "l'invito che faccio è a non perdere tempo prezioso per indicare soluzioni e proposte concrete ai liguri e al sistema economico e sociale della regione. Per quanto riguarda la mia disponibilità è una carta sul tavolo della coalizione, se non dovesse servire va tolta e ne va verificata un'altra che, se unisce di più, sono disponibile a sostenere. L'importante è fare presto". Intanto, il campo largo è ancora tutto da verificare: oltre al M5s che ha indicato il senatore Pirondini quale proprio candidato (che si dice non ostativo sul nome di Orlando), ci sono dubbi ancora sull'adesione di Italia Viva.