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Politica

3 minuti e 15 secondi di lettura
di M.R.

Se dobbiamo parlare anche delle novità in vista del summit del 30 agosto tra i leader del centrodestra, non si può non notare come durante l’intervista a Rete 4 del 28 agosto, il presidente di Forza Italia Antonio Tajani dica con chiarezza "Noi vogliamo dare un contributo alla coalizione con nostri candidati, anche in Liguria".

Il segretario regionale di Forza Italia allude all’ex sindaco di Rapallo, Carlo Bagnasco, che in questi giorni ha iniziato un tour nella regione ed è notoriamente molto amico di Piersilvio Berlusconi, che privilegia la sua dimora nel castello di Paraggi tra Portofino e Rapallo.

Si è parlato in questi ultimi tempi di una frattura tra la famiglia Berlusconi e Tajani ma che sembrerebbe essere rientrata, togliendo per il momento dal campo qualsiasi ipotesi di leadership del partito, già del capostipite Silvio, confermando la fiducia della famiglia ad Antonio Tajani.

Tajani che ultimamente ha modificato il suo linguaggio moderato in modo molto più determinato nei toni e nelle prese di posizione nei confronti della maggioranza di Governo e mostrando i muscoli, come ad esempio sullo “Ius Scholae”.

La proposta che arriverà sul tavolo del centrodestra dà Forza Italia venerdì 30 agosto, come candidato alla presidenza della regione Liguria è quella di Carlo Bagnasco che non si sente per nulla escluso dalla gara per la candidatura a governatore e che potrebbe succedere a Giovanni Toti, dimessosi da presidente a seguito dell’inchiesta aperta dalla magistratura genovese.

La famiglia Berlusconi ovviamente ha un peso determinante nella coalizione di centrodestra, forti della loro leadership nazionale sui media con le reti televisive, radiofoniche e social. I candidati pertanto che si giocano la presidenza della regione ad oggi sarebbero: Ilaria Cavo, che più si avvicina al candidato civico e sarebbe sostenuta anche da Fratelli d’Italia, Pietro Piciocchi, avvocato e Vice sindaco dell’amministrazione Bucci, che sarebbe il prediletto dalla Lega di Edoardo Rixi nonostante i nomi di suoi iscritti, politici di facciata, che propone. Si parla dei due Piana, Alessandro e Alessio,
Carlo Bagnasco di Forza Italia sponsorizzato direttamente da Piersilvio Berlusconi.

Ci sono poi in campo comunque altri candidati come Marco Scajola e Giacomo Giampedrone, l’uomo che ha più di tutti parlato a nome di Giovanni Toti in questi mesi durante i quali Toti non poteva esprimersi liberamente.

Chi uscirà alla fine come vero candidato?

La Liguria non ha mai avuto una presidente donna, e si ritiene che le elezioni si vincano a Genova mentre nelle altre province i giochi siano fatti e gli scostamenti di voti possano essere molto meno influenti sul risultato finale di quanto non possano essere sul capoluogo.

Per questa ragione peraltro tutta l’area del centrodestra si augura che il candidato sia proprio Andrea Orlando, spezzino e molto spostato a sinistra già nel partito oltre a privilegiare come alleati Avs, Verdi e Lista Sansa, che sembra però esprimere tramite il suo leader, l’ex giornalista del Fatto Ferruccio Sansa, la linea giustizialista da tenere in ogni occasione con una indubbia onestà intellettuale critica sia nei confronti di Toti sia verso il Pd.

Ad esempio in occasione della presidenza di Ermini alla guida della holding del Gruppo Spinelli o nel rifiutarsi di fare un campo largo se questo comprende anche Italia Viva di Renzi e della parlamentare ligure Lella PAITA ma anche contro aree del Pd più moderate o verso quelle legate a Claudio Burlando verso il quale non ha mai risparmiato pesanti critiche e attacchi anche personali.

La candidatura di Orlando pertanto, secondo il centrodestra, avendo come primario attore e leader che detta l’agenda a tutta la coalizione Ferruccio Sansa, farebbe diventare la campagna una vera e proprio "Guerra Santa" (come lui l’ha definita nei suoi post sul suo profilo) tra giustizialisti e garantisti ma anche tra un modello di Liguria ed un altro totalmente opposto.

Ma del centrosinistra e del suo campo stretto (o ben poco largo) ne parliamo in un altro articolo a loro specificamente dedicato.