Non è ancora il momento delle polemiche e dei colpi bassi, ma iniziano le prime schermaglie in vista delle prossime elezioni regionali. Botta e risposta oggi tra il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi e il candidato del centrosinistra Andrea Orlando.
"Con Orlando su alcuni temi sono d'accordo, ma la manifestazione scellerata fatta dalla sua coalizione davanti al palazzo della Regione Liguria" per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti "ha dimostrato che vuole prendere il potere in qualsiasi modo e non per fare qualcosa, il problema non è la figura di Orlando, il problema sono i contenuti della sua coalizione". Per rivincere di nuovo in Liguria secondo Rixi al centrodestra serve "un progetto per fare qualcosa, né contro Orlando né contro il centrosinistra, noi non ci muoviamo con il livore dell'odio di schieramento, lo lasciamo agli altri". "Il centrosinistra è partito con il piede sbagliato, è partito contro qualcuno e non per il territorio e invece bisogna lavorare per il territorio indipendentemente se uno ha la tessera di partito di centrodestra o centrosinistra, perché i problemi della gente sono quelli che ricadranno sui nostri figli".
E poi sulla nomina del nuovo presidente del Porto di Genova. Le nomine arriveranno tra dicembre e gennaio, sono già aperti i bandi che dovrebbero chiudere al momento entro fine settembre poi ci sarà il passaggio nelle commissioni di Camera e Senato, che a dicembre saranno impegnate sul bilancio, quindi le votazioni avverranno probabilmente a inizio gennaio. "Abbiamo diverse situazioni delicate da affrontare è chiaro che prima ci sarà il nuovo presidente del porto di Genova e meglio sarà, - commenta Rixi - ma prima ci sarà una visione comune del territorio rispetto alle attività portuali e meglio sarà, perché non vorrei che il dibattito politico lo pagassero sulla pelle i lavoratori. Dopo quello che è successo nessuno può imputare la carica di Signorini al centrodestra visto che è stato scelto per tre volte da ministri di centrosinistra".
Nel pomeriggio la replica di Orlando. "Ho letto che dietro un apparente fair play e un riguardo nei miei confronti il viceministro Rixi ha approfittato della conferenza stampa per il Salone internazionale Nautico di Genova per attaccare il centrosinistra, con grande durezza nella sostanza. Per farlo però ha detto cose non vere o almeno distorte. La prima riguarda Signorini. Rixi dice, scaricandolo, che l’ha nominato all’Autorità Portuale il centrosinistra. Dimentica di dire che l’allora ministro Delrio procedette alla nomina su indicazione del sindaco Bucci raccogliendo le proposte del territorio e per ottenere l’intesa vincolante della Regione, presieduta da Toti, del quale Signorini era stato segretario generale. La seconda è che, secondo il viceministro leghista, il centrosinistra parla di Resistenza perché non ha un progetto e, tanto per cambiare, non vuole le infrastrutture e addirittura sarebbe “la coalizione dell’odio”. Rixi aggiunge che richiamare la Resistenza è inutile perché “è patrimonio comune del nostro Paese”. È un rilievo non originale, ma grave che merita una risposta tanto più perché viene da un esponente del partito di Vannacci". Lo scrive sui social il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando.
"Noi non odiamo nessuno. Contestiamo con tutte le nostre forze - prosegue l'esponente dem - un metodo che ha indebolito e screditato la Liguria. Siamo per la legalità non per l’odio. E siamo per la verità. Continuare a dire che siamo contro tutte le opere, lo sa anche Rixi, è semplicemente falso. E lo dimostrano i fatti. L’altro giorno Azione ha fatto un elenco di opere che ritiene strategiche. Scorrendolo mi sono accorto che sono tutte opere volute o finanziate dal centrosinistra, e da ultimo dal governo Conte Due. Non credo quindi che sarà complicato per la coalizione trovare una quadra per rimetterle in moto. Quello che sarà complicato - sottolinea Orlando - sarà trovare per molte di esse le risorse. Perché la destra le ha definanziate. E infine è un bene che Rixi riconosca nella Resistenza un valore comune, ma sa anche che purtroppo nella sua coalizione non tutti la pensano come lui. Per questo sarebbe bello, e questo chiuderebbe ogni polemica, che i candidati presidenti iniziassero la campagna elettorale rendendo omaggio in modo congiunto ai partigiani caduti - conclude l'ex ministro dem - e che le forze politiche tutte si rifiutassero di candidare esponenti politici che hanno avuto atteggiamenti o trascorsi ambigui a proposito del fascismo. Ecco, così dimostreremmo davvero che la Liberazione è un patrimonio di tutti e potremmo confrontarci con rispetto sul futuro della Liguria".