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Politica

L'ex presidente non risparmia stilettate agli alleati. E lancia la sua fedelissima Ilaria Cavo alla presidenza della Regione
2 minuti e 52 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

GENOVA - È un Giovanni Toti a ruota libera quello che è intervenuto a "Il programma elettorale di Primocanale", che non risparmia nessuno, neanche i suoi oramai ex alleati di governo. Al centro del dibattito la lentezza con cui il centrodestra sta scegliendo il candidato alla presidenza di Regione Liguria. Al momento infatti, la partita non è ancora chiusa anche se l'ex presidente spinge per la sua fedelissima, Ilaria Cavo. "Suggerisco ai miei amici di coalizione di scegliere il candidato presidente prima delle elezioni, ecco vede, viene bene normalmente, il gioco si fa così poi uno può provare a cogliere di sorpresa l'avversario scegliendolo anche dopo, però finora diciamo è cosa che è riuscita davvero davvero a pochi  - suona la sveglia alla coalizione Giovanni Toti -. Dopodiché noi abbiamo governato nove anni in questa Regione con un progetto e un programma politico ben chiaro, con una generosità devo dire dei partiti anche molto spiccata che ha in qualche modo fatto sempre squadra rispetto alle individualità. Oggi mi sembra un dejàvu, di essere tornato indietro a dieci anni fa prima che io mettessi piede in questa regione".

Non risparmia nessuno il giornalista, che lancia qualche stilettata anche a coloro che hanno abbandonato il "carro vincente" e sono volati su altri lidi, cambiando casacca in vista del voto del 27 e 28 ottobre prossimi. "Ogni partito mira un po' al suo interesse personale, qualcuno saltella di qua e di là, ma con un piede solo, aspettando di capire qual è la lista dove uscirà - ha aggiunto Giovanni Toti -. Ci sono stati moltissimi miracolati negli ultimi dieci anni, questo va detto, sono entrati con delle liste che hanno fatto come la lista Toti, il 22%, e sono entrati dentro. Io capisco che la vita sia più complicata per tutti, è la mia per prima ma insomma, in qualche modo contavo di finire quest'anno". Secondo l'ex presidente i candidati mostrati nel sondaggio di Primocanale (Cavo, Rixi, Bagnasco, Piciocchi, Scajola e Cuocolo ndr) sono tutti validi e di livello. "Il centrodestra ha allevato una buona classe dirigente. Non potrei dire una parola di male di nessuno dei candidati che ho visto scorrere, ma serve un criterio politico: Rixi è un padre fondatore di questa alleanza se vorrà candidarsi lui io sarei molto molto felice" le parole di Toti.

Arriva poi l'endorsement alla deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, la potenziale candidata che secondo i nostri sondaggi - commissionati a Tecnè - insidia maggiormente Andrea Orlando (centrosinistra ndr) LEGGI QUI. "Mi pare che Ilaria Cavo sia la più conosciuta, il che è un criterio importante in una campagna elettorale che dura così poco. Insomma tutti comprano dei prodotti da supermercato perché li conoscono. Lei può avere il prodotto più bello del mondo e più buono del mondo, ma se non li conoscono evidentemente è più difficile comprarli" la metafora di Giovanni Toti. L'ex presidente della Regione non risparmia una bordata al deputato del Pd Orlando, definendo la sua visione socialista, non proprio blairiana, bensì qualcosa che assomiglia un po' di più alla socialdemocrazia continentale degli anni passati. "I liguri sceglieranno - conclude Toti -, la ragione per cui mi sono dimesso, anche con qualche tristezza, è stata per dare la parola ai liguri. Però facciamoli scegliere su delle cose che abbiano senso". Insomma, Giovanni Toti non riveste più nessun ruolo istituzionale e la mediazione, che è stata la sua forza negli ultimi nove anni, al momento può essere andata in letargo. 

 

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