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Politica

1 minuto e 36 secondi di lettura
di Maurizio Rossi

Una delle domande che ho chiesto a Tecné di fare agli elettori è se ritengono che sia più importante vincere le elezioni con un campo larghissimo e contraddittorio piuttosto che avere la dignità di un campo più stretto ma sicuro di difendere idee omogenee e coerenti.

Io non avevo una risposta, sia chiaro. Ma la risposta “inequivocabile” l’hanno danno i cittadini e in particolare gli elettori del centrosinistra.
Il 93% degli elettori di centrosinistra e il 79% del totale degli elettori ritengono che sia meglio “una coalizione con partiti omogenei per poter governare la regione in caso di vittoria” rispetto a “Una coalizione con dentro tutti i partiti alternativi al centrodestra perché l’importante è vincere”.

Quindi forse ha ragione Toti quando a Primocanale a detto: “ben venga se Calenda e Renzi, che peraltro tra loro si odiano profondamente, vanno dentro al campo largo perché in tal modo porteranno molto elettorato di sinistra a non andare a votare”.

Peraltro a differenza di molti altri punti dell’articolato sondaggio di Tecné, dove ci sono percentuali dei “Non Sa” elevatissime, in questo caso solo 1% degli intervistati di centrosinistra dice che “NON SA”.

Quindi l’elettorato di centrosinistra ha idee molto chiare ma invece i politici di sinistra a partire dalla Schlein pare non abbiano per nulla le idee chiare e condizionati da strategie nazionali sono disposti a imporre una coalizione del tutto innaturale e totalmente in conflitto su diversi punti.

Non piace agli elettori di centrosinistra il campo larghissimo e come dargli torto? Io ad esempio sono totalmente d’accordo con i 5 stelle e Crucioli da sempre, sul fatto che la Gronda sia solo una parola, uno slogan, un’illusione, un’enorme presa per il c..o “ un lotto zero uguale a zero” (Leggi qui) usato da decenni nelle campagne elettorali ma che di fatto sia, come direbbe Fantozzi “ una cagata pazzesca”…. irrealizzabile e di cui non vedremo mai la fine con uno sperpero di denaro pubblico inimmaginabile.