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Politica

1 minuto e 13 secondi di lettura
di Mat.A.

Dopo la stretta di mano di qualche giorno riprende con forza il botto a risposta tra Andrea Orlando e Marco Bucci, i due maggiori competitori alle prossime elezioni regionali.

"Neppure una settimana e Orlando ha già perso la testa. Le accuse che mi rivolge sono un delirio. Non deve avvalersi dell'immunità parlamentare, la condanna è immediata ed evidente a tutti. Mi dice di aver fatto parte di un contesto criminogeno, di essermi voltato dall'altra parte per coprire reati per i quali persino la procura ha ritirato le accuse.Ha completamente perso i freni inibitori e lascia uscire tutto il rancore e l'odio che gli ha permesso di tenere unito quel mucchio incontrollabile di ‘giustizialisti’ che per stare uno accanto all'altro hanno bisogno delle manette. Quelle che fa sono accuse penali, da ex Ministro della Giustizia dovrebbe sapere che se si è convinti di avere elementi del genere ci si dovrebbe rivolgere alla magistratura. Questo per rispetto degli stessi magistrati". 

E poi ancora. "A Orlando, che quando mi incontra tende in maniera farisea la sua mano ma quando incontra i suoi getta la maschera, suggerisco di abbandonare una strada che non porta neppure troppo bene -  continua Bucci - Lanciare gli appelli al fronte del popolo, parlando di una guerra santa tra la democrazia e l'oligarchia, tra il bene e il male, non convince i cittadini, che sanno bene quando uno non sa cosa dire perché l'altro sa cosa fare. Anzi, lo ha fatto e lo continua a fare".