LA SPEZIA - Se fisicamente non sarà più seduto tra banchi del consiglio spezzino la testa dell’ex presidente del Porto, già senatore del Pd e oggi referente del movimento civico Avantinsieme resterà comunque sulla politica e sulle amministrative di questa primavera.
C’è fermento nella politica spezzina dopo un fine settimana di grandi presenze. Da una parte il popolo del Pd e Articolo Uno raccolto sabato scorso al cinema Nuovo ad ascoltare due riferimenti della sinistra: Andrea Orlando e Pierluigi Bersani.
Dall’altra i militanti e gli amministratori del centrodestra legati a Toti, riuniti domenica mattina a Porto Lotti con i suoi militanti, per blindare la candidatura al secondo mandato di Pierluigi Peracchini. “Il centrodestra può vincere solo unito” ha avvisato il governatore lanciando un messaggio a Forza Italia e Popolari. Lo stesso diktat vale anche sul fronte opposto, dove su un candidato si sta ancora ragionando. In questo quadro si colloca l’appuntamento condiviso con Più Europa di Avantinsieme.
“Guardiamo ai programmi senza discutere di nomi e alleanze - spiega Forcieri -, ma serve su una visione del futuro della città: Spezia deve proseguire in questa sua fase cambiamento e trasformazione. Abbiamo più candidati e crediamo che la strada migliore sia quella delle primarie entro gennaio, questa è l’unica possibilità per evitate gli errori nella precedente tornata amministrativa”.
“Non poniamo veti ad esclusione, non mettiamo paletti contro i cinque stelle, basta condividere un programma di crescita. Per esempio già da settembre del 2017 la nostra proposta è di destinare il futuro della centrale e dell’area Enel alla mobilità elettrica e farla diventare sede di studi e ricerca sull’idrogeno verde. Bisogna uscire dal carbone puntando già da ora su idrogeno verde, visto anche l’importante accordo tra Fincantieri e Enel”.