GENOVA - Il fronte perturbato che ha colpito la Liguria, in piena campagna elettorale, ha spostato il mirino della politica e l'attenzione si è concentrata sul maltempo e sull'allerta. Gialla a ponente, arancione sul centro della regione e rossa a levante. Numerosi i comuni che hanno deciso di chiudere le scuole nella giornata odierna, mentre a Genova la decisione si è evoluta in nottata. Inizialmente palazzo Tursi aveva deciso di tenerle aperte, come spiegato proprio a Primocanale dall'assessore alla Protezione civile Sergio Gambino, ma dopo la riunione del Coc ha optato per la chiusura. La comunicazione è arrivata intorno alle 5 di questa mattina. Decisione che ha scatenato la rabbia di molti genovesi che chiedevano la chiusura preventiva nella serata di ieri, critiche sono piovute anche sui network. Non si è fatto attendere un botta e risposta a distanza tra maggioranza e opposizione. Sugli scudi il capogruppo in Comune del Partito Democratico Simone D'Angelo, che sui propri profili social.
"Ancora una giornata difficile per Genova, ma Marco Bucci e la sua giunta sono in campagna elettorale e il vicesindaco è a New York. Mentre il ponente si allagava, solo alle 5 del mattino si è deciso per la chiusura delle scuole, quando venti comuni della provincia avevano già comunicato la chiusura ieri pomeriggio. A Genova hanno dovuto attendere la notte o, forse, il fuso orario utile per parlare con il vicesindaco - l'attacco di Simone D'Angelo al sindaco di Genova e candidato di centrodestra Marco Bucci e il vicesindaco Pietro Piciocchi -. Come fanno le famiglie a organizzarsi? Come si fa a governare una città in questo modo? È normale scaricare tutte le difficoltà sulle cittadine e i cittadini? Non chiediamo molto e non sono affatto accuse strumentali da campagna elettorale: Genova è senza giunta e amministrazione. Almeno uno degli assessori comunali interrompa la campagna elettorale e si occupi della città e dei genovesi, che stanno pagando le conseguenze di questa assenza". A rispondere al j'accuse di D'Angelo, il sindaco Marco Bucci.
"Mi dispiace che le famiglie si siano dovute organizzare all'ultimo, ma così facendo abbiamo difeso la sicurezza dei cittadini, in fondo basta organizzarsi alla sera con le due opzioni e al mattino si sa quale scegliere - le parole di Marco Bucci -. È molto semplice il discorso, fare un comunicato di protesta per una cosa del genere vuol dire non sapere come funziona il sistema, è un comunicato di ignoranza crassa". Bucci ha spiegato che la modalità di decisione è stata legata, come altre volte in passato, alle condizioni meteo. "In caso di temporali autorigeneranti, i venti condizionano molto il modo in cui si riversano sul territorio, e l'analisi dei venti si può fare quattro, sei ore prima, non possiamo dire la sera prima dove saranno i temporali autorigeneranti. Già ieri sera avevamo detto che la decisione sarebbe stata presa alle 4 di stamattina" aggiunge. E a chi gli fa notare che la decisione di chiudere le scuole è stata comunque presa in via precauzionale da altri Comuni la sera prima, Bucci risponde: "Non rispondo degli altri Comuni ma noi no, perché la gente ha bisogno della scuola, quando noi chiudiamo le scuole, sapeste quanta gente si lamenta con me perché è un disagio per le famiglie? Devo occuparmi di chiudere le scuole il meno possibile e mi sembra che la cosa migliore da fare sia questa".