GENOVA - Il candidato del centrodestra alle prossime elezioni Regionali Marco Bucci è ospite di Terrazza Colombo per rispondere alle domande su vari temi di stretta attualità e della campagna elettorale: dal porto alla sanità, dalla cultura alle infrastrutture. Venerdì alle ore 13 sarà la volta del candidato del centrosinistra Andrea Orlando.
La prima domanda per il candidato Marco Bucci è sulle infrastrutture. "Nel nostro programma c'è un elenco di oltre 3O opere da fare, la diga è la principale ma ce ne sono molte altre nel Ponente e nel Levante della Liguria" spiega Bucci.
Poi affronta il tema del futuro del porto di Genova: "Il piano regolatore portuale non va alla velocità del business del mondo che è rimasto a 24 anni fa. Va fatto in fretta, come sindaco e Comune abbiamo fatto il nostro".
Sul fronte della politica e degli schieramenti dei partiti, su tutti Italia Viva e Azione: "Noi siamo aperti a tutti, abbiamo un piano operativo per la Liguria dei prossimi anni, chi vuole supportare questo piano è ben voluto, è successo con molti di Italia Viva e alcuni di Azione che non si trovano nel centrosinistra del no, della decrescita felice. Per chi non è d'accordo con quella visione c'è una porta aperta".
Sulla sanità: "Puntiamo all'abbattimento completo delle liste d'attesa. Poi ci sono gli ospedali da costruire. Non vediamo l'ora di lavorare con il solito metodo perché la gente vuole sapere chi è il responsabile. Sanità pubblica e privata? Se è sufficiente la pubblica va benissimo, se serve una integrazione del privato anche: l'importante per il cittadino è il costo del servizio".
Poi Bucci parla dei lavori del Terzo Valico e dei problemi che si sono verificati in questi anni: "La fine dei lavori è nel 2025, il 2026 servirà per tutta l'ultimazione della parte ferroviaria. In ogni infrastruttura si verificano i problemi, ma l'abilità delle persone è quella di superare i problemi. Anche per la diga abbiamo avuto dei problemi".
Il candidato del centrodestra affronta il discorso del futuro della cultura in Liguria: "Prendo un impegno con tutti i teatri della Liguria, anche quelli più piccoli. A Genova lo abbiamo fatto. Non possiamo dare soldi a pioggia, servono bandi idonei. Per quanto riguarda la cultura penso che stia sopra a tutto, la cultura di ogni singolo individuo è quello che va a determinare il comportamento delle persone. Vorrei che si alzasse il livello della cultura nella nostra regione elevando il comportamento delle persone. Tutto questo porta ricadute positive".
Bucci affronta il tema dei diritti civili e sul mancato patrocinio della città di Genova al gay pride: "Tutti i diritti civili sono stati rispettati in questi sette anni in cui sono stato sindaco di Genova e lo faremo anche in Regione dal Liguria, rispetteremo tutti i diritti civili, dal primo all'ultimo. Il patrocinio è un altro discorso".
I giovani, quale futuro per loro in Liguria? "Noi siamo pronti a fare marketing territoriale per attirare i giovani a venire a lavorare qui sia in Italia che all'estero. Abbiamo 4mila posti di lavoro non coperti. Rispetto a Milano il clima è maggiore e i costi minori. Punteremo tanto sui corsi di formazione. E lavoreremo per far sì che i giovani che studiano abbiamo già dei contatti con le aziende del territorio già dal primo giorno in cui entrano all'università, non alla fine del loro percorso".
È stata una campagna elettorale breve e intensa dove non sono mancati i toni forti: "Mi ha dato fastidio che mi hanno messo in bocca cose che non ho mai detto come quelle sui figli e sulla mafia. Questo è un segnale brutto, ma brutto per i liguri. Non capisco come la segretaria nazionale del Partito democratico si permetta di dire una cosa del genere. Quale domanda mi piacerebbe fosse stata fatta in questa campagna elettorale? Quello della credibilità, se mi fosse stato chiesto avrei spiegato perché io sono credibile".
A parte le infrastrutture su Genova, quali sono le principali opere da realizzare in Liguria?: "La ferrovia del Ponente con il raddoppio e l'autostrada Albenga-Carcare-Pedrosa sono fondamentali per quei territori. Porteranno anche tanti posti di lavoro. Poi è importante l'Aurelia bis e il raddoppio ferroviaria sulla Savona-Cairo. Per il Levante ci sono i lavori legati al porto della Spezia, c'è la Pontremolese. Abbiamo anche messo allo studio il raddoppio (autostradale) della Sestri Levante-Spezia, stiamo studiando un percorso importante. Sul tunnel della Val Fontanabuona sono tutti d'accordo, tutti i sindaci del territorio. Il rallentamento che si è verificato nell'iter è legato al fatto che un comitato ha scritto direttamente al ministero".
Nel caso di vittoria Bucci dovrebbe andare a comporre, insieme alla coalizione, la giunta con gli assessori, ha già qualcuno in mente? "Ne ho venti in mente ma ne posso nominare solo sette".
Poi il tema dello stadio Ferraris di Genova: "Certo che ci credo agli Europei nel 2032. Ad oggi abbiamo ricevuto da un privato, un'offerta dal Genoa e una lettera dalla Sampdoria che ci informa che arriverà nelle prossime due settimane a un'offerta. Bisogna arrivare alla sintesi, bisogna dare al ministero un progetto serio e finanziato. Nel caso dovessimo fallire faremo una commissione ad hoc che sceglierà la strada migliore, così come si fa per le opere pubbliche".
L'inchiesta che ha portato alle dimissioni da governatore Giovanni Toti: "Come sapete non ho mai commentato l'inchiesta e continuerò a farlo, credo che non vada a incidere sulle elezioni".
E sul tema animali d'affezione Bucci spiega: "Uno dei punti importanti è quello legato alla necessità di far sì che sia più facile accedere ai veterinari. E poi metteremo le aree cani nelle spiagge della Liguria".
Altro tema riguarda il commercio, a Genova si è parlato tanto della grande distribuzione a discapito della piccola distribuzione. "Non è vero, così come abbiamo fatto a Genova per il centro storico vogliamo portare incentivi a chi apre un'attività nei piccoli borghi dell'entroterra della Liguria. Certo, la grande distribuzione fa il suo gioco. Penso che serva un piccolo commercio collegato con le vendite di internet, ricordiamoci che il piccolo commercio deve puntare su qualità e servizio, non ci sarà mai nulla che potrà essere più concorrenziale di qualità e servizio".