Dopo la rottura insanabile tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo, Primocanale ospita in esclusiva le prime dichiarazioni del presidente del Movimento Cinque Stelle. L'ex primo ministro ha licenziato il fondatore del movimento non rinnovandogli il contratto da 300mila euro spiegando che "qualcosa si è incrinato in modo irreversibile". L'occasione per spiegarlo a Primocanale è la presenza di Conte a Genova in vista della chiusura della campagna elettorale per le regionali. Il leader del Movimento infatti appoggia il candidato del centrosinistra in una coalizione allargata Andrea Orlando. "Quel contratto a favore di Grillo e della sua società è un contratto che non gli riconosce un'indennità per la funzione di garante, cosa che sarebbe impensabile per un ruolo che deve garantire valori, principi e quindi non può ricevere una remunerazione. È invece un contratto che prevede prestazioni contrattuali specifiche per rafforzare la comunicazione e il movimento. Se questo rafforzamento della comunicazione non avviene non c'è neppure ragione di un corrispettivo".
Conte non aggiunge altro sul caso Grillo ma risponde sullo 'stato di salute' del Movimento: "La cosa bella è che abbiamo anche volti nuovi che si avvicinano perché vedono nel Movimento 5 Stelle una forza politica che ancora adesso, anche in virtù del processo costituente, si rinnova continuamente. La politica noi la portiamo ovunque, ovunque ci siano cittadini consapevoli che si incontrano, si battono per contrastare qualche operazione opaca della mala politica e anche per realizzare invece dei progetti utili per la comunità".
Sull'inchiesta giudiziaria
"Il problema è comprendere che quel sistema marcio che è venuto fuori, quel modo di far politica completamente malsano che è stato denunciato dagli atti della Procura (5:40) e che poi è stato ovviamente riconosciuto perché, intendiamoci, i patteggiamenti sono delle ammissioni di colpa perché se no non chiedi lo sconto di pena, è inutile girarci intorno. Ecco, i cittadini devono capire che dietro a quel sistema malsano c'era il favore e l'interesse di un imprenditore perseguito a scapito di tutti gli altri imprenditori onesti".
Su Italia Viva
"Per noi è assolutamente semplice, se vogliamo essere affidabili, credibili agli occhi dei cittadini, io non potevo e noi non possiamo presentarci con persone che sino a ieri, penso un po', appoggiavano Bucci. Oggi Bucci è il candidato del centro-destra, le pare normale, voglio dire, presentarsi e essere credibili, voler voltare pagina con persone che sino a ieri erano in giunta con Bucci?".