GENOVA - Per vedere la nuova Giunta regionale seguendo tutti gli step burocratici bisognerà aspettare un mese circa e forse i primi giorni di dicembre anche se il sindaco-presidente eletto Marco Bucci sicuramente spingerà per la 'best option' ma il toto nomi per i sette assessori è già partito e non solo tra le stanze della politica.
La prima domanda che tutti si pongono è che cosa terrà più in considerazione Bucci? Seguirà il cosiddetto 'manuale Cencelli', ossia una spartizione di incarichi basata su interessi politici, oppure il dare un rappresentante a ogni provincia, senza dimenticare la parità genere nonostante non ci sia nessun obbligo. In molti sono pronti a scommettere che il manager Bucci voglia fare di testa sua utilizzando più figure simili alle sue ma di certo dovrà mediare e una prima riunione politica è convocata per lunedì.
Il borsino: chi sale e chi scende
Tra i cosiddetti beninformati il borsino quotidiano vede salire la new entry savonese Rocco Invernizzi di Fratelli d'Italia, rimanere stabile Sara Foscolo della Lega e scendere di poco Ilaria Caprioglio della lista civica di Bucci.
Tra certezze e dubbi
Si parte da quella che per molti è una certezza: la conferma di Marco Scajola che sarà l'assessore di Forza Italia, visto il suo risultato e la rappresentanza territoriale è molto probabile che assumerà anche l'incarico di vicepresidente.
Per Fratelli d'Italia si parla di due assessori con la riconferma di Simona Ferro e, novità di giornata, l'ingresso della new entry savonese Rocco Invernizzi.
Più complicata la partita per la Lega con al momento tre nomi per due posti: Alessandro Piana già assessore e vicepresidente che si è assunto la responsabilità di guidare la Regione dopo l'arresto di Giovanni Toti lo scorso maggio, Alessio Piana attuale assessore allo sviluppo economico, e Sara Foscolo. Qui la partita è legata anche alla presidenza del Consiglio regionale: spetta a Fratelli d'Italia con Stefano Balleari oppure la spunterà Alessandro Piana?
Per le liste civiche si parla di Giacomo Giampedrone non entrato in consiglio nonostante oltre tremila voti ma che potrebbe essere chiamato direttamente da Bucci.
Il punto di domanda sulla sanità
La casella con un gran punto di domanda è quella della sanità: la politica non sembra volere quell'assessorato, lo si ritiene rischioso e quindi si suggerisce un tecnico, ma un medico o un manager? Bucci sembrerebbe orientato a un manager come Enrico Castanini, direttore generale di Liguria Digitale, ma non è scontato che lui accetti visti i suoi impegni e incarichi, vedremo. Allora salvo sorprese a Bucci rimarrebbe solo Gratarola che ci ha messo la faccia e che conosce la macchina ma che potrebbe essere affiancato da Enrico Castanini come consulente, come in parte si pensava di fare prima dell'arresto di Giovanni Toti e che consentirebbe quindi a quest'ultimo di continuare con i suoi incarichi. C'è anche chi dice che Bucci voglia tenere per sé la delega per la sanità ma sembra improbabile e sarebbe tutta un'altra storia.
Vedremo se Bucci tirerà fuori dal cilindro un nome nuovo, manager e magari donna per la sanità del futuro.
Il nodo sulle dimissioni degli assessori
C'è poi un ultimo punto non scontato: Bucci in campagna elettorale aveva detto che gli assessori si sarebbero dovuti dimettere da consiglieri, una scelta che non piace a qualcuno dei papabili assessori e anche su questo serverà una mediazione. E questo è discorso collegato ai nomi che in questo caso entrerebbero in Consiglio.