Dalla fumata grigia al "commissariamento politico" della nuova giunta regionale, così il centrosinistra commenta e attacca le modalità di formazione della nuova squadra del presidente Marco Bucci.
Matassa da sbrogliare
Il rebus caselle non è ancora sciolto, nonostante i doppi vertici che si sono tenuti nel fine settimana. Al centro della diatriba, al momento, c'è l'assessorato savonese, che balla tra due o tre nomi, e che per ora non sembra trovare risoluzione. Sullo sfondo del medio ponente ligure restano tre profili, per le donne quello di Ilaria Caprioglio e Sara Foscolo, per gli uomini invece quello di Angelo Vaccarezza. Dovrebbe essere pescato tra questi tre esponenti politici il settimo (almeno al momento) assessore della giunta Bucci.
Giunta in stallo: il nodo Savona tiene in sospeso la nuova squadra di Bucci
Una situazione in stallo
Il consigliere regionale del Partito Democratico Armando Sanna, forte delle suo oltre 8100 preferenze, attacca frontalmente il "metodo centrodestra". "Mentre la regione è ferma dal 7 maggio, il buco della sanità aumenta ogni giorno alla stessa velocità con cui si allungano le liste d'attesa e la città di Genova è senza il suo sindaco e il suo assessore con le deleghe più importanti, il nuovo presidente di Regione Liguria non riesce a chiudere la squadra della sua giunta perché deve fare i conti con i capricci sulla spartizione delle poltrone dei partiti da cui dipende, nonostante si professi da sempre non sottomesso alla politica" il commento di Armando Sanna.
L'attacco frontale
L'ex sindaco di Sant'Olcese definisce "partitocrazia" quello che sta accadendo in queste ore, "che supera di molto anche il peggior Toti, consegnando la Liguria a Meloni, Salvini e alla dinastia Scajola, da cui Bucci pende letteralmente dalle labbra". Arriva poi il monito all'oramai uscente primo cittadino di Genova: "Invece di pensare di accontentare le richieste romane e "scajoliane" il presidente della Regione, che tanto si proclama indipendente a parole ma non nei fatti, pensi alla Liguria, perché a oggi ha dimostrato di essere solo sottomesso alle esigenze politiche dei partiti che lo sostengono - prosegue Sanna -. Invece c'è tanto lavoro da portare avanti senza perdere altro tempo. La Liguria non può aspettare i comodi del centrodestra". Insomma, parole al vetriolo quelle di Armando Sanna, che sembra già in campagna elettorale, con un lungo sguardo sul Comune.