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Politica

Il nodo da sciogliere per il presidente Marco Bucci potrebbe districarsi direttamente a Roma
2 minuti e 39 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

È un vero e proprio risico delle nomine quello che sta andando in scena in piazza De Ferrari, dove il neo presidente Marco Bucci si è dovuto prendere, per forze maggiori, ancora una settimana di tempo per chiudere una partita che, conoscendolo, avrebbe voluto sancire già settimana scorsa.

È corsa a tre, forse a quattro

Allo scacchiere della nuova giunta sembra mancare solo la casella dell'assessorato savonese, che senza se e senza ma deve essere riempita. Tradotto: a questo giro il territorio, anche di centrodestra, farebbe scoppiare un pandemonio, per non usare altri termini poco edulcorati. Sul tavolo dei nomi, al momento, sembrano esserci tre profili: il consigliere regionale uscente, rieletto, Angelo Vaccarezza (passato da Cambiamo! di Toti a Forza Italia); l'ex deputata della Lega Sara Foscolo (che però i ben informati dicono non essere particolarmente attratta dal ruolo di assessore) e l'ex sindaca di Savona Ilaria Caprioglio, che entrerebbe da tecnico, non eletta in consiglio, molto vicina e sponsorizzata da Claudio Scajola. Ma che pare piacere molto anche allo stesso presidente Bucci. Una triade alla quale si potrebbe aggiungere un quarto nome, quello del sindaco di Borghetto Santo Spirito Giancarlo Canepa.

La savonese Ilaria Caprioglio può sbloccare la giunta Bucci

Una poltrona che scotta

L'ex totiano Vaccarezza pare stia spingendo sull'acceleratore per riuscire a inserirsi nella partita, nonostante le quotazioni di Ilaria Caprioglio siano alte, ma arriverebbero soprattutto dalla sponda scajolana e forzista, con meno buona pace degli altri partiti di maggioranza. L'avvocato savonese infatti, dopo il suo mandato di primo cittadino, non si era lasciata "al bacio" con il centrodestra che la sosteneva, reo di occuparsi "più di giochi interni ai partiti che del bene della comunità". Caprioglio inoltre, decise di non ricandidarsi per il secondo mandato, al suo posto si nominò l'ex primario dell’ospedale San Paolo Angelo Schirru, che fu sconfitto dall'attuale sindaco di centrosinistra Marco Russo. Angelo Vaccarezza, da politico navigato qual è, sta cercando di intestarsi una battaglia portata avanti sul territorio negli ultimi mesi, grazie anche a un risultato positivo in provincia, dove il centrodestra è risultato vincente di circa tre punti percentuali (nella città di Savona Orlando ha stravinto con circa 20 punti in più ndr).

E se alla fine decidesse Giorgia Meloni?

Nel frattempo il settimo assessorato, che salvo sorprese dell'ultimo minuto dovrebbe essere affidato a un savonese, apre altri scenari e possibili contrapposizioni. Chi lascerebbe il posto a Savona? Considerando che degli inamovibili ci sono già: da Marco Scajola (FI) a Simona Ferro (FdI), passando per Massimo Nicolò alla Sanità, fino ad arrivare a due Piana (Alessio e Alessandro) che da subito sono stati in corsa in questa partita. E poi c'è lui, Giacomo Giampedrone, assessore uscente per quasi dieci anni alla Protezione civile, stimato e apprezzato anche dall'opposizione, che per un gioco di spartizioni di seggi non è riuscito a entrare in consiglio regionale nonostante abbia preso molte preferenze, e che rappresenterebbe lo spezzino. A oggi, nonostante qualche rumor, non pare possa essere lui "il sacrificabile". E allora chi? Domanderebbe qualcuno. È proprio su questo interrogativo che entrano in gioco i vertici romani, che potrebbero arrivare fino alla premier Giorgia Meloni. D'altronde è stata proprio la leader di Fratelli d'Italia a essersi intestata la partita e la vittoria di Marco Bucci.