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Politica

Circa due ore e mezza a disposizione della minoranza per commentare e fare osservazioni al programma di governo di Marco Bucci. A lui spetta l'ultima parola
7 minuti e 13 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

Erano i lontani anni '70 quando Mike Bongiorno esclamava, nel suo Rischiatutto, "Fiato alle trombe", per dare il via al suo programma televisivo. Dopo cinquant'anni, nel 2024, cambia la scenografia ma l'obiettivo è sempre lo stesso: in consiglio regionale l'opposizione ha suonato la ri-scossa, nel primo appuntamento utile nel confronto con la maggioranza. La seduta si è aperta con il ricordo di Renato Zunino, ex sindaco di Celle Ligure, trovato senza vita lo scorso 4 dicembre.

Il duro attacco della minoranza

Un intervento di pochi minuti, sintetico, nel quale Marco Bucci ha cercato, per quanto possibile, di tendere la mano alla minoranza, bacchettandola però sulla mancanza di proposte. "Il primo a prendere la parola è stato il capogruppo del Partito Democratico Armando SannaRicordatevi delle liste d'attesa che io non ce li ho i soldi per andare in clinica. È la frase che qualche giorno fa mi ha detto una signora che mi ha fermato mentre venivo qui in consiglio regionale. In questa frase, così semplice, c'è tutto il senso di responsabilità che ogni giorno ognuno di noi dovrebbe sentire venendo a lavorare in regione. Un anno di attesa per una tac. Tanto si deve aspettare in Liguria. Ed è proprio da qui che voglio partire perché questa sarà la nostra ossessione. Difendere la sanità pubblica: gratuita, accessibile e di livello. Presidente non è più tempo delle promesse da campagna elettorale, non è infatti il programma della sua campagna che ci aspettavamo, perché quello è stato letto la scorsa settimana. In questa aula è giunto il tempo delle risposte da dare ai cittadini, dando numeri e date certe su come e quando si vorrà risolvere questo problema, su quanto sarete incisivi a Roma nell’ottenere più fondi per quella che è la regione più anziana di Italia. Al momento quello che abbiamo capito sulla sanità è che ci sono tanti generali e pochi soldati. Che ci sono tante teste e poche soluzioni. Chi deciderà sulla sanità?” si legge in una parte del discorso di Sanna. 

Il capogruppo del Movimento Cinque Stelle Stefano Giordano ha sottolineato i temi base sui quali partire e lavorare. “Noi siamo partiti dalla pace, dalla pace sociale e da argomenti che a Bucci sono molto indigesti perché non ha mai investito su questo, anzi la prima azione che ha fatto nel 2017 quando si è insediato nel comune di Genova è stata dare la multa ai poveri. Questo è il presidente della Regione. Noi saremo molto attenti sul sociale, sul salario minimo, sulle morti sul lavoro e sugli infortuni sul lavoro, ma soprattutto su un percorso dove diritti e salute siano centrali. Sulla legalità c’è un bel capitolo sul quale concentrarci, nell’Imperiese il sindaco ha detto che non esiste la mafia e Bucci ha detto di non parlarne perché non interessa. Per noi invece è molto importante riportarlo al centro, partendo dalle scuole, per una regione migliore e un paese migliore“.

Dalla sanità al lavoro, passando per l’ambiente e i diritti, così Avs ha presentato il proprio piano per la Regione, attaccando la politica della giunta Bucci. A parlare la capogruppo Selena Candia. “Il nostro obiettivo è quello di occuparci delle persone più fragili di questa Regione, in primis cercando di dare una risposta a quelle persone che anche lavorando non riescono a comprarsi una casa, a comprarsela, a pagarsi da mangiare, permettersi un asilo nido e così via, perché oramai anche chi lavora non ha un salario adeguato per vivere una vita dignitosa. Noi proponiamo da subito di lavorare sul salario minimo, in particolar modo per tutti quegli appalti pubblici e nei reparti socio sanitari, dove ci sono lavori che hanno una paga al di sotto dei 9,50 euro all’ora e su questo vogliamo puntare tantissimo. Così come su tutti i diritti fondamentali, a partire dalla salute, garantendo il diritto alla sanità pubblica. È il pubblico che deve essere risistemato e rivisto, questo non lo abbiamo sentito nominare da Bucci”.

Dure le parole anche del capogruppo della lista civica Orlando Presidente Gianni Pastorino, che ha concentrato il suo intervento soprattutto sulla sanità. “Ieri il presidente Bucci, con uno dei suoi soliti giochi di parole, ha parlato alla stampa del 'buco' della sanità riducendolo a un semplice 'buchettino': una narrazione tanto ottimistica quanto falsa. È evidente che Bucci preferisce il ruolo di Mago Merlino, trasformando i numeri del deficit come se fossero una magia, mentre la realtà racconta di una sanità pubblica al collasso, con liste d'attesa insostenibili, personale insufficiente e cittadine e cittadini che pagano le conseguenze di anni di cattiva gestione. Il tutto senza mai riferire nelle sedi competenti, in consiglio regionale, i reali numeri del debito. La sanità pubblica è troppo importante per essere ridotta a uno slogan. Ai liguri non serve un presidente che gioca a fare il Mago Merlino, ma un’amministrazione seria che dia risposte concrete. Servono assunzioni di personale, una revisione dei piani organizzativi delle aziende ospedaliere e investimenti concreti sulla prevenzione, perché nel medio termine permette di ridurre i costi complessivi. Bucci continua a piegarsi alla propaganda e alle pressioni dei singoli territori ma dovrebbe sapere che il ruolo della Regione è di programmazione, coordinamento e controllo. Se pensa di assecondare ogni singola richiesta senza un piano chiaro, l'unico risultato sarà il caos: le persone non sapranno più dove andare a curarsi e le aziende sanitarie non avranno una direzione organizzativa efficace”.

La breve risposta del presidente Bucci 

Da neofita del consiglio regionale pensavo che durasse meno, mi aspettavo che il dibattito fosse caratterizzato da una serie di iniziative e da cose da fare che non erano nel programma. Casella (Bucci si riferisce al consigliere regionale di Avs Jan Casella ndr) ha detto cose importanti ed è stato l’unico a dare delle idee. Dal consigliere Sanna ho visto richieste fatte sul giorno tale, il nostro obiettivo è azzerare le liste d’attesa. E basta. Non c’è altro, non ho visto altro. Ho visto cose farle, quando dicono che io sulla mafia non ho detto niente non è vero, lo ha detto anche la segretaria Schlein e questo fa capire il livello di una leader nazionale. È falso dire che facciano lo Skymetro mettendo i piloni nel Bisagno. D’Angelo ha ragione quando dice che la politica è anche etica, ecco allora diciamo di non dire cose false. Io mi prendo questo impegno e farò così. Ma le cose false togliamole da questa aula. C’è spazio per dare suggerimenti, parlare in pubblico e in privato ma prometto che ascolterò e darò idee nuove. Critiche sul programma le accetto anche se non sono d’accordo, vedremo se potranno essere utili o no. Apprezzo le critiche ma aspettavo più suggerimenti. Continuate con l’approccio del consigliere Casella che ha colto lo spirito della seduta".

La missione all'estero di Andrea Orlando

I dem erano invece in parte azzoppati, perché a mancare all'appello è stato Andrea Orlando, in questi giorni in Armenia per la commissione Diritti Umani del Consiglio d'Europa. Il candidato alle scorse Regionali per il campo progressista infatti non era in aula. Ma la sua decisione, di rimanere in Liguria, sembra oramai scontata. Orlando è diventato responsabile nazionale delle politiche industriali del Pd ma allo stesso tempo dovrebbe essere confermata la sua permanenza sul territorio ligure, come già preannunciato da Primocanale nelle scorse settimane. "La Commissione Diritti Umani del Consiglio d'Europa, riunita in questi giorni a Erevan in Armenia, ha votato all'unanimità a favore del rapporto sulle compagnie militari private, su foreign fighters e il loro impatto sui diritti umani, della cui redazione avevo ricevuto l'incarico. Si tratta di un dossier di grande e drammatica attualità alla luce di molti conflitti in atto, a partire da quello ucraino. Il rapporto, realizzato dopo l’audizione di esperti, indica gli strumenti necessari per disciplinare il fenomeno sia negli ordinamenti nazionali sia nell’ambito del diritto internazionale a partire dalle convezioni del Consiglio d’Europa". Ha spiegato sui suoi social il deputato Pd, già ministro della Giustizia, Andrea Orlando, membro della Commissione Diritti Umani del Consiglio d'Europa riunita in questi giorni a Erevan in Armenia.

Si entra nel vivo

Nella giornata odierna c’è stato anche il disco verde per la formazione dei gruppi consiliari: verranno infatti annunciati i capigruppo e i vicecapigruppo dei partiti politici. Alcuni, per esempio il Partito Democratico, la Lega, Avs, hanno già reso pubblici i profili di chi li capeggerà. In queste ore sono pronte a formarsi anche le commissioni consiliari, e la scelta dovrà ricadere come sempre accade, sulle presidenze (che spettano alla maggioranza) e sulle vicepresidenze (assegnate alla minoranza). Una data definitiva ancora non c'è ma dovrebbero concretizzarsi entro Natale, inoltre la loro presenza consentirà ai consiglieri di entrare nel vivo in tema di proposte di legge, disegni di legge e delibere. Senza non sarebbe possibile. Per adesso infatti, i consiglieri regionali hanno solo la possibilità di fare interrogazioni e interpellanze.

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